Terni, in zona ospedale novità in vista: struttura alberghiera e residenze collettive

All’esame di palazzo Spada c’è la richiesta della Green House: coinvolta un’area complessiva da oltre 7 mila mq in via Giani. Via libera in commissione

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di S.F.

Un intervento edilizio con superficie coperta complessiva da 2.950 metri quadrati con suddivisione in due unità. Vale a dire altrettanti edifici da tre piani e altezza di dieci metri: è ciò che ha in mente la società ternana Green House srl per una vasta area in via Gisa Giani, nella zona di Campomicciolo ed a pochi passi dal Lidl. Perché se ne parla in ambito di consiglio comunale? Occorre una specificazione di destinazione d’uso a livello urbanistico. Il semaforo verde in I commissione è arrivato giovedì mattina.

L’area coinvolta

Le destinazioni d’uso

Il primo dei due edifici previsto è da 2.065 metri quadrati con «destinazione di servizio, ristoro, ricreativi e socio-sanitari al piano terra, e ricettiva alberghiera/extralberghiera e in parte per residenze collettive ai piani superiori». Il secondo è residenziale con nove unità immobiliari e superficie da 885 mq. quadrati. La maxi area oggetto di intervento è già di proprietà della Green House e per il comparto è indicata la destinazione urbanistica per attrezzature d’interesse comune, strade e parcheggi. Ed ecco il motivo per il quale è necessario specificare cosa ci si vuol fare: «Gli interventi edilizi ammessi in tali zone risultano subordinati a una preventiva deliberazione di consiglio comunale», viene specificato.

Il progetto

La specifica per la struttura ricettiva

L’area del comparto in questione è da 7.188 mq in tutto, mentre quella per le attrezzature d’interesse comune con quota residenziale è da 5.129 mq e superficie massima realizzabile di poco superiore ai 4 mila mq: «Al fine di realizzare una struttura ricettiva alberghiera, extralberghiera oltre alla quota residenziale ammessa, la Green House srl ha presentato l’apposita istanza con la quale ha richiesto la preventiva precisazione da parte del consiglio comunale, della specifica destinazione d’uso e delle modalità di attuazione dell’intervento relativamente agli immobili di sua proprietà». Il responsabile del procedimento è l’architetto Antonino Cuzzucoli. Presenti in I commissione anche l’assessore all’urbanistica Federico Cini e il dirigente Claudio Bedini.

Cuzzucoli, Bedini, Cozza e Cini

La relazione illustrativa ed il quartiere poco fornito

Nella relazione illustrativa si entra più nel dettaglio ed inoltre vengono riportate le motivazioni per questa scelta: «Ai piani primo e secondo sarà destinata la funzione ricettiva alberghiera, extralberghiera e le residenze collettive, data la vicinanza con la sede universitaria di San Valentino nonché con il polo ospedaliero S. Maria, mentre al piano terra saranno realizzati gli spazi comuni e di servizio necessari all’attività ricettiva nonché spazi commerciali, di ristoro, ricreativi e socio-sanitari per incrementare la dotazione di servizi di un quartiere altrimenti poco fornito». Ad occuparsi della progettazione è stata la Ea Group. 

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