Terni: successo per la presentazione del libro di Daniele Di Lorenzi

L’evento organizzato dalla Società Dante Alighieri si è tenuto venerdì al museo diocesano. ‘Impronte di donna’ cattura il pubblico

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Anna Rita Manuali e Daniele Di Lorenzi

di Maria Rita Chiassai

Successo di pubblico venerdì 26 gennaio al museo diocesano di Terni per la presentazione del libro ‘Impronte di donna’ del professor Daniele Di Lorenzi. A dialogare con lui, Anna Rita Manuali, presidente del comitato di Terni della Società Dante Alighieri che ha organizzato l’incontro. Il libro comprende venti saggi arricchiti da annotazioni su tutte le arti – pittura, fotografia, musica, letteratura, cinema – che ritraggono figure femminili. «Ritratti di donne, le cui esistenze si dispongono come note sullo spartito del destino, colte in un momento della loro vita in cui la scelta porta in sé la necessità dell’essere e dell’esserci, la libertà o l’ostinato e perseverante cammino verso la libertà perseguito contro ogni ostacolo politico, culturale, etico», scrive nel prologo l’autore. Sono ritratti immaginari delineati per associazione con i romanzi di venti autori: Amélie Nothomb, Dacia Maraini, Chiara Gamberale, Emilie Pine,Patrick Modiano, Karin Altvegen, Melania G. Mazzucco, Mariusz Szcygiel, Zdravka Evtimova, Valeria Perrella, Herta Muller, Anne Cathrine Bomann, Agota Kristof, Ada D’Adamo, Ian McEwan, Ioanna Karistiani, Christa Wolf, Rosa Montero, Dulce Maria Cardoso, Daina Opolskaité e delineano tracce di vita di donne che vivono in una cultura androcentrica ma che sono ‘in divenire’, alla ricerca di un’identità. I venti saggi sono racchiusi tra un ‘inizio’, una ‘fine’ e quattro capitoli: ‘costruzioni e decostruzioni’ in cui si evidenziano la ricerca e la formazione del sé e lo sforzo interiore del decostruirsi per poi tornare alla vita.; direzioni in cui misurarsi con il proprio vissuto e cercare nuove esperienze per superare mancanze e fallimenti; prove in cui viene richiesto il coraggio di una scelta esistenziale, civile e politica e bilanci in cui regna il silenzio ma anche la speranza. Nel libro emergono i diversi punti di vista e modi di interpretare l’animo femminile delle scrittrici e degli scrittori, c’è una cifra stilistica diversa ma che comunque fa affiorare la verità e fa emergere ‘un tempo senza tempo’ in cui ritrovare la nostra zona più profonda.

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