Terni, ‘whistleblowing’: tutele per chi denuncia

Cosa’è e che dice la legge in merito a chi denuncia condotte illecite nell’ambito del lavoro. Seminario venerdì pomeriggio in Confindustria

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Il termine deriva dall’inglese to blow the whistle, letteralmente ‘soffiare il fischietto’.  Introdotto in Italia dalla legge 179 del 30 novembre 2017, il ‘whistleblowing’ ha lo scopo di tutelare il lavoratore che segnali attività illecite delle quali sia venuto a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro.

Nella pubblica amministrazione

Si tratta di uno strumento che si applica sia alla pubblica amministrazione che alle aziende private. Nel primo caso il testo prevede che chi segnali al responsabile della prevenzione della corruzione dell’ente – all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) o all’autorità giudiziaria – condotte illecite, di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non possa essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura peggiorativa delle sue condizioni di lavoro.

Nel settore privato

Per quanto riguarda il settore privato, la tutela del whistleblower ha rappresentato invece un’assoluta novità. Il cosiddetto ‘modello di organizzazione e gestione’ che le aziende devono adottare ai sensi del decreto legislativo 231 del 2001, prevede oggi specifici canali per la segnalazione di condotte illecite, di cui almeno uno con modalità informatiche e tali da garantire la riservatezza dell’identità del segnalante.

La tutela di chi ‘fischia’

Le informazioni devono essere circostanziate, effettuate in buona fede e complete di elementi utili a consentire le necessarie verifiche, come una chiara e completa descrizione dei fatti, delle circostanze di tempo e di luogo, delle generalità o altri elementi utili ad identificare gli autori degli illeciti. Anche per il settore privato vale la nullità del licenziamento ‘ritorsivo’ e di ogni altra misura discriminatoria di chi ha utilizzato lo strumento per segnalare.

L’incontro a Terni

A poco più di un anno dall’applicazione di questa nuova disciplina (che è stata per anni sollecitata all’Italia sul fronte internazionale dell’anticorruzione), venerdì si proverà a fare un primo bilancio sulla sua efficacia con il seminario intitolato ‘Lo strumento del whistleblowing ad un anno dalla sua adozione: efficacia ed effettività nei modelli di governance’, promosso da Acciai Speciali Terni e Confindustria Umbria in calendario alle ore 16.30 nella sede ternana di Confindustria.

Massimi esperti

Obiettivo del seminario è portare contenuti, temi e strumenti a beneficio di aziende e professionisti con particolare riferimento ai  modelli organizzativi e, al tempo stesso, diffondere nel tessuto economico locale la cultura della trasparenza e della legalità. A coordinare l’incontro saranno i referenti dell’ente governance e i membri dell’organismo di vigilanza di Acciai Speciali Terni. Sarà presente anche il magistrato di collegamento dello U.S. Department of justice in Italia, Cristina Posa, che offrirà uno spaccato su quanto accade negli Stati Uniti, tra i paesi più all’avanguardia nell’adozione del whistleblowing.

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