Terrorismo, l’Umbria alza il livello di guardia

Dopo l’ennesimo drammatico episodio di Berlino, il ministro dell’Interno valuta le misure di prevenzione. Consap: «Polizia eroica»

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Misure di sicurezza antiterrorismo rafforzate in Italia in prossimità delle feste natalizie e nuovi specifici interventi verranno attivati in seguito ai fatti di Berlino. Gli investigatori italiani sono in contatto con le autorità tedesche per assumere informazioni più dettagliate su quanto accaduto.

Nessun italiano L’ambasciata italiana ha reso noto che al momento non risultano italiani coinvolti. Secondo il Guardian il tir, con targa polacca e forse rubato, sarebbe transitato o addirittura partito dal territorio italiano, per fare tappa a Berlino, posare il carico e poi fare ritorno in Polonia. Il responsabile della ditta di trasporti polacca avrebbe confermato l’indiscrezione ma ha escluso che l’autista potesse avere intenti criminosi, il che avvalora l’ipotesi che il mezzo sia stato rubato o ‘dirottato’ per compiere l’attentato.

Riunione in Viminale Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, e il capo della polizia, Franco Gabrielli, in contatto con i vertici dei servizi, stanno esaminando la situazione man mano che arrivano gli aggiornamenti. In programma al Viminale una riunione del comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) per valutare lo stato della minaccia.

In Umbria Per quanto riguarda l’Umbria il pensiero corre subito ad Assisi, città simbolo della cristianità, meta soprattutto nel periodo natalizio di turismo religioso. Sotto controllo anche i due capoluoghi Perugia e Terni e le altre città d’arte, che nei prossimi giorni saranno meta dei turisti che si spostano per le festività.

Consap «Un paese sicuro grazie all’impegno ed al sacrificio delle forze di polizia»: questa è l’Italia secondo la Confederazione sindacale autonoma di polizia (Consap) che si complimenta con i colleghi che nella notte fra giovedì e venerdì, ad un posto di blocco vicino Milano, hanno freddato l’uomo più ricercato d’Europa, il terrorista tunisino Anis Amri. «Nell’esprimere un forte in bocca al lupo al collega rimasto ferito – prosegue la Consap attraverso il proprio segretario nazionale, Stefano Spagnoli – possiamo dire che stanotte alle tre e mezza abbiamo capito perché l’Italia è uno dei paesi più sicuri d’Europa. La brillante operazione dovrebbe indurre la politica a potenziare questa risorsa che sono gli uomini e le donne delle forze di polizia italiane che, ridotti nel numero, con mezzi tecnologici non sempre all’altezza, con armi pericolosamente vicine alla scadenza naturale, con corsi di addestramento ridotti ai minimi termini, garantiscono un impegno ed una qualità d’azione di altissimo livello». Sulla circostanza che il criminale nordafricano fosse venuto a rifugiarsi in Italia c’è però, secondo il sindacato, da fare una considerazione: «Questo terrorista – osserva Spagnoli – non ha raggiunto l’Italia perché è più facile sfuggire alla polizia: i fatti dimostrano il contrario. Ma questi soggetti vedono ormai il nostro Paese come un ventre molle, con leggi deboli e meccanismi di accoglimento farraginosi, dove poter sparire dai radar per magari poi tornare a colpire».

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