Tesei: «Varianti Covid ‘mostri’ per l’intero Paese. Ora solo unità»

Umbria – Discussione in consiglio regionale sulla situazione epidemiologica, sociale ed economica. L’opposizione: «Uscite da questo isolamento. ‘Zone rosse’ per vostri errori»

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L’Umbria fra le zone rosse rafforzate e varianti inglese e brasiliana del Covid: martedì mattina in consiglio regionale la presidente della Regione Donatella Tesei ha fatto il punto sull’emergenza che si sta facedo sempre più problematica, in primis per le strutture sanitarie. Dopo aver riepilogato i fatti delle ultime settimane, la presidente si è espressa così in merito alle 65 ‘zone rosse’ istituite: «Abbiamo fatto la cosa che avrebbe fatto qualsiasi governatore. Affrontando l’impopolarità ma a tutela della salute che è il bene primario di tutti. E’ stato per me un momento di grande dolore perché ho a cuore gli umbri, che sono chiamati ad un sacrificio importante, ed i giovani a cui va il nostro primo pensiero. La variante brasiliana rischia di diventare il ‘nuovo mostro’ di questa crisi, ma non per l’Umbria, per tutta l’Italia. Vengono segnalati focolai in diverse zone del Paese. Se sarà così, ovviamente spero di no, all’Umbria è toccato il compito di affrontare per prima tale variante e non ho dubbi che, ancora una volta, tutti insieme supereremo questa terribile sfida».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

«Servono vaccini»

La Tesei ha poi elencato tutta una serie di azioni che la Regione Umbria ha messo in campo a 360 gradi, dallo scorso 28 gennaio: dalle assunzioni alla riorganizzazione delle strutture sanitarie, dai tamponi a tappeto ad un nuovo contact tracing. «Serve unità ora – ha detto la presidente -. Ieri ho scritto al Governo per chiedere ristori per le ‘zone rosse’ per l’Umbria e la costituzione di un fondo di 10 milioni per le famiglie che devono assistere i bambini sotto i 12 anni a casa. Al commissario Arcuri ho chiesto altri 50 mila vaccini ulteriori rispetto al piano per l’Umbria. Sugli anticorpi monoclonali, oggi stesso scriverò perché il commissario possa anticipare dosi adeguate per iniziare la somministrazione. Sui vaccini, unica vera soluzione al virus, va fatta chiarezza: siamo la quinta regione per vaccini somministrati rispetto alle dosi ricevute. Siamo sempre stati una delle regioni più attente al rispetto della somministrazione sulle categorie, come previsto dal Governo. Ora abbiamo 3.500 vaccini, suficienti per appena due giorni, fra oggi e domani dovrebbero arrivarne altri. Dal 15 febbraio vaccineremo gli ultra 80enni, gli odontoiatri, farmacisti e medici libero professionisti. Poi passeremo a disabili, insegnanti, forze dell’ordine, servizi di pubblica utilità e poi le altre categorie di età. Serve una campagna forte di cui potrei occuparmi io direttamente. Va detto però, nel rispetto della verità, che ci sono cambiamenti continui che derivano da circostanze come le consegne delle aziende, ma anche altre questioni e studi che si stanno prospettando alla luce della reattività dei vaccini alle varianti. Non dobbiamo parlare in modo semplicistico ma seguire la scienza. Noi ci siamo e la nostra organizzazione vaccinale, basata su 27 team, 12 sedi e 13 team itineranti sul territorio, è solida. Possiamo somministrare oltre 1.800 dosi ogni giorno: oltre ciò che ci è stato reso sinora disponibile».

«Ora la massima unità»

«Siamo veramente in guerra – ha affermato Donatella Tesei – e in guerra non ci si divide mai: si risponde in maniera corale all’aggressione di un nemico per difendere la propria terra. Sono convinta del senso di responsabilità che caratterizza tutti voi (consiglieri, ndR) ed i cittadini. Di fronte a noi c’è un grande nemico che è il virus con forme sempre più violente e diffusive, individuate da noi in maniera molto veloce come riconosciuto dall’ISS e dal ministro della Salute. Sono convinta che riusciremo a fronteggiare tale situazione. Sappiate che antepongo a tutto il bene degli umbri, dei cittadini della mia regione e dei giovani. Cercheremo di fare fronte a tutto ciò e di dare le risposte che i cittadini meritano di avere».

L’opposizione: «Prima riconoscete i vostri errori»

Il portavoce dell’opposizione, Fabio Paparelli (Pd), ha replicato auspicando che «almeno questa volta, dopo che da marzo siamo inascoltati, la giunta e la maggioranza colgano elementi utili di riflessione, prendendo coscienza dei limiti, delle falle del sistema sanitario. L’Umbria è rossa, ma di vergogna. Altrove calano i contagi e si ragiona sulle possibili misure di allentamento, da noi 2/3 del territorio è nel regime di ‘rosso rinforzato’. Abbiamo intensive e reparti Covid pieni, prestazioni sanitarie sospese, ospedali in crisi, assunzioni mai effettuate. Ci sono focolai ovunque, un sistema di tracciamento ancora una volta in tilt, un piano vaccinale che stenta e tutt’altro che chiaro nelle modalità di prenotazione. Per tutto ciò – ha detto Paparelli – oggi ci troviamo a vivere un nuovo lockdown, che non dipende solo dalle varianti. Sono state assunte decisioni attraverso ‘sindaci usati come scudi umani’, come dice il ‘noto comunista’ Franco Zaffini. Restare a casa è giusto, ma non basta senza ad esempio screning di massa, come nella vicina Chiusi (Siena). Qui invece si fanno paternali ai dirigenti della sanità nominati appena qualche settimana fa, come da consueto scaricabarile. Ora dobbiamo voltare pagina e metterci nell’ottica, tutti, di superare le difficoltà, riconoscendo errori e criticità. Il ‘mazzo di carte, presidente Tesei, ve lo siete giocato tutto, dimostrandovi non all’altezza di assumere decisioni utili e tempestive. Avete rifiutato ogni tipo di confronto e di apporto anche nella stessa maggioranza e da parte degli attori sociali. La vostra è stata un’autosufficienza arrogante. Ora serve un cambio di rotta radicale».

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