Truffe agli anziani: +51% in Umbria

La polizia di Stato lancia la nuova campagna ‘Non siete soli #chiamateci sempre’. 148 i casi in regione tra gennaio e giugno

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anziano anziani polizia‘Non siete soli #chiamateci sempre’. Questo il claim scelto dalla polizia di Stato per la nuova campagna contro le truffe agli anziani: testimonial d’eccezione Gianni Ippoliti, ideatore degli spot. Un tema che coinvolge in particolar modo l’Umbria: è la quarta in Italia per incremento – persone ‘Over’ 65 – di casi tra il periodo gennaio-giugno 2015 e 2016, con un +51%.

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Peggio dell’Umbria nel periodo in considerazione solo Abruzzo (68.1%), Basilicata (67.3%) e Molise (57.7%), con la media nazionale che si attesta al +13.2%. In Umbria le vittime di truffa sono passate dalle 98 – dati Sdi/Ssd – del semestre gennaio-giugno 2015 alle 148 dell’anno successivo.

I dati

I dati

Il messaggio della polizia è quello di diffidare degli estranei e chiamare subito gli agenti: specie nel periodo estivo gli anziani vengono avvicinati e raggirati. Il fenomeno ha avuto un sensibile aumento negli ultimi 3 anni, facendo registrare il picco nel 2015 con circa 15 mila casi accertati di truffe. Tra le regioni più colpite risultano la Lombardia, la Campania ed il Lazio.

La casistica Si parte dalle truffe in abitazione, che iniziano sempre con una scusa per entrare in casa: controllo del gas, lettura della luce, consegna di un pacco o, addirittura, finti appartenenti alle forze dell’ordine. In strada invece gli anziani vengono avvicinati in prossimità delle banche o degli uffici postali dopo aver ritirato denaro oppure vicino casa da sconosciuti che si fingono conoscenti di vecchia data, i quali, con modi gentili, si fanno invitare a casa per svuotarla dei preziosi. Una terza tipologia è la telefonata di un falso parente o di un falso amico di un familiare che richiede soldi preannunciando l’arrivo di un incaricato per il ritiro.

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