Un bilancio «sostanzialmente molto positivo» quello del rettore Franco Moriconi nell’ultima inaugurazione di anno accademico con lui alla guida dell’università di Perugia. Presente il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, contestato da studenti e sindacati.
Moriconi: «Commessi degli errori, ma siamo fra i migliori atenei»
«Certamente abbiamo commesso anche degli errori e forse si sarebbe potuto fare di più, con alcuni sogni rimasti nel cassetto – ha detto il rettore – ma credo di poter dire che il tanto lavoro svolto in questi anni ha portato la nostra università nella condizione di gareggiare degnamente con i migliori atenei italiani. Abbiamo bisogno dei giovani e non di un massiccio piano straordinario una tantum ma di un sistema capillare, misurato e costante di reclutamento che offra nuova linfa agli atenei». Infine, a proposito dell’imminente elezione del suo successore, ha detto: «Auspico che la campagna elettorale sia non da clima rovente ma concentrata sulle vere questioni del contendere, vale a dire il futuro dell’università e con esso la crescita del territorio».
Intervista al ministro Marco Bussetti
Bussetti: «Restino in Italia i benefici della formazione»
«Il governo sta lavorando per valorizzare la meritocrazia e la competitività, per fare sistema e non disperdere energie – ha detto il ministro dell’istruzione e della ricerca Marco Bussetti – non è possibile che noi formiamo i giovani e poi i benefici di questa eccellente formazione li colgano gli altri stati. È positivo che i nostri ragazzi vadano all’estero per fare esperienza, ma devono tornare qui. Per questo abbiamo fatto sì che le imprese siano incentivate ad assumere giovani laureati con 110 e lode e dottori di ricerca. Stiamo lavorando per mettere al centro i giovani, per creare un contesto in cui le potenzialità e le attitudini dei ragazzi possano trovare la strada per esprimersi e non rimanere incompiute, e per dare loro la possibilità di costruirsi un futuro degno di essere vissuto ed essere felici».