160 chilometri per i referti: «Un disagio»

La protesta di un utente di Terni che, dopo il prelievo, è dovuto tornare a Perugia per i risultati: «Viaggio unica alternativa»

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Oltre 160 chilometri di strada, andata e ritorno, per fare analisi ematiche da Terni all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. E fin qui nulla di strano. Altri 160 per ritirare l’esito. E qui qualcosa da dire, un utente ternano di nome Marco, ce l’ha: «Mia moglie si è dovuta sottoporre ad alcuni accertamenti che solo la struttura di Perugia, nella nostra regione, poteva effettuare. Non stiamo parlando di analisi, come per l’Hiv, caratterizzati da particolari esigenze di privacy, ma di accertamenti piuttosto comuni, per quanto caratterizzati da un certo livello di specializzazione». Dopo il prelievi, altro viaggio a Perugia: «Purtroppo non c’è stata alcuna possibilità di ricevere i referti via e-mail o in qualsiasi altro modo, cioè senza doversi spostare. In un’era come la nostra, credo sia un paradosso. Nonostante la disponibilità di mia moglie a sottoscrivere qualsiasi dichiarazione in tal senso, per semplificare le cose senza violare alcunché. Più che un ospedale regionale, questa volta il Santa Maria della Misericordia ci è sembrato molto orientato alla propria comunità di riferimento».

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