Unipg, porte aperte per i periti industriali

Doppio titolo per la laurea in ‘Scienze per l’investigazione e la sicurezza’. Il rettore Franco Moriconi: «Sarà riconosciuta anche in 58 Paesi del Commonwealth»

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I periti industriali, per esercitare la professione, dal 2021 dovranno essere obbligatoriamente laureati, quanto meno conseguendo quella triennale in ingegneria industriale. Lo stabilisce una nuova legge nazionale che è stata recepita dall’accordo tra il Dipartimento di ingegneria dell’Università degli studi di Perugia e il Collegio dei periti industriali della provincia di Terni, presentato giovedì mattina in Provincia.

Percorsi integrativi L’accordo prevede l’attivazione di percorsi integrativi per il conseguimento della laurea in ingegneria industriale cui potranno accedere anche periti iscritti ad altri collegi. Si tratta del primo accordo stipulato a livello nazionale dopo la convenzione quadro siglata tra il Consiglio nazionale dei periti industriali e l’Ateneo perugino. «Terni – è stato detto – è la prima realtà nazionale ad ospitare, da settembre, percorsi formativi a supporto dei periti industriali».

Qualificare l’attività «I percorsi sono estremamente importanti – ha affermato il presidente della Provincia Leopoldo di Girolamo -, non solo perché recepiscono in tempi rapidi quanto contemplato dalla nuova normativa, ma anche perché costituiscono un’occasione per qualificare ulteriormente l’attività dei professionisti sul territorio». Il presidente del Collegio periti industriali, Sandro Gabriele, ha ricordato che «al momento abbiamo circa 250 iscritti e questa novità legislativa potrebbe implementare il numero di 30 unità. Passando per quello ternano, del servizio potranno usufruire anche periti di collegi fuori provincia. Questa figura professionale ha subito nel corso della storia numerose trasformazioni, oggi ci rimettiamo in discussione per essere ancora spendibili in diversi campi».

Malta Intanto a palazzo Murena di Perugia, giovedì mattina, è stato sottoscritto un accordo internazionale fra l’Università degli studi di Perugia e la Libera università di scienze umane e tecnologiche di Malta. L’accordo consentirà il rilascio del doppio titolo per la laurea in ‘Scienze per l’investigazione e la sicurezza’ dell’Ateneo perugino e della laurea triennale in ‘Scienze criminologiche, investigative e della sicurezza’ dell’Università maltese. «L’accordo rafforza e amplia, in chiave internazionale, il nostro corso laurea in ‘Scienze per l’investigazione e la sicurezza’ che ha sede a Narni e che rappresenta una realtà importante del nostro Ateneo», ha sottolineato il rettore Franco Moriconi. «La Ludes è di statuto legale anglosassone e questo consentirà ai nostri studenti di avere il riconoscimento della laurea, oltre che in Italia e in tutte le nazione in cui ha validità il titolo italiano, anche in 58 Paesi del Commonwealth».

 

 

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