Usl 2: «Gli umbri sono sempre più sedentari»

Poco meno di un bambino su cinque ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età, mentre il 27% degli adulti può essere considerato completamente sedentario

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L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Promuovere l’attività fisica rappresenta pertanto un’azione di sanità pubblica prioritaria, ormai inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo. I dati elaborati dagli esperti della Usl Umbria 2 propongono diversi spunti di riflessione.

Bambini sedentari Emerge, infatti, che i bambini umbri fanno poca attività fisica, poco più di un bambino su dieci risulta fisicamente inattivo, maggiormente le femmine rispetto ai maschi e poco meno di un bambino su cinque ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età. In Umbria sono molto diffuse, tra i bambini, le attività sedentarie, come il trascorrere molto tempo a guardare la televisione e giocare con i videogiochi. Molti bambini eccedono ampiamente nell’uso della tv e dei videogiochi, in particolare nel pomeriggio, quando potrebbero dedicarsi ad altre attività più salutari, come i giochi di movimento o lo sport o attività relazionali con i coetanei.

I numeri Tutti questi fattori fanno sì che solo 1 bambino su 5 di fatto ottemperi alle raccomandazioni sul tempo da dedicare alla televisione o ai videogiochi (meno di 2 ore al giorno di tv o videogiochi). Il 35% dei bambini trascorre più di due ore al giorno davanti alla tv e/o ai videogiochi; il 42% dei bambini ha la tv in camera; il 59% delle madri di bambini sovrappeso classificati non attivi ritiene che il proprio figlio svolga una sufficiente attività fisica.

Gli adulti Lo stile di vista sedentario riguarda anche la popolazione adulta. Nel territorio della Usl Umbria 2 si stima che poco più di una persona adulta su tre, il 36%, pratichi l’attività fisica raccomandata, mentre il 27% può essere considerato completamente sedentario. È inoltre presente una percezione distorta dell’attività fisica praticata: circa un sedentario su cinque ritiene di praticare sufficiente movimento.

‘Piano regionale della prevenzione’ Lo sviluppo di strategie per accrescere la diffusione dell’attività fisica è quindi un importante obiettivo che va perseguito intervenendo sugli aspetti ambientali, sociali ed economici che influenzano l’adozione di uno stile di vita attivo. Per questo motivo la Usl Umbria 2, nell’ambito del ‘Piano regionale della prevenzione’, è impegnata insieme alle istituzioni, alle comunità, alle scuole, alle famiglie, a promuovere l’attività fisica tra la popolazione quale elemento fondamentale di promozione della salute e del benessere.

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