Ast, riprende il dialogo tra Rsu e azienda

Da settembre discussioni su organizzazione del lavoro, somministrati e terziarizzazioni. Si ricuce pure sul Protocollo sicurezza

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Dopo alcune giornate di tensione, tra scioperi e firme ‘saltate’ davanti al prefetto, c’è qualche prima schiarita nei rapporti tra rsu e dirigenza di Ast, che mercoledì mattina sono tornati ad incontrarsi per riprendere la trattativa sulle questioni che stanno tenendo banco in fabbrica, cioè organizzazione del lavoro, personale somministrato e terziarizzazioni.

Un incontro prolungato, al termine del quale i rappresentanti di fabbrica di Fim, Fiom, Uilm, Fismic,Ugl e Usb hanno firmato con il direttore del personale, Luca Villa, un verbale d’accordo che è un primo passo verso un esame approfondito di tutti i vari temi sul piatto, che verranno però riaffrontati più dettagliatamente dopo la fermata estiva. Sul primo, quello dell’organizzazione del lavoro, le parti hanno infatti concordato la definizione di un calendario di incontri per analizzare la situazione degli organici nelle varie aree e nei vari reparti, sia per quanto riguarda i lavoratori sociali che quelli somministrati, con un’attenzione particolare alle criticità nella fruizione di ferie e permessi e al ricorso al lavoro straordinario. Il primo di questi incontri si svolgerà il 3 settembre e riguarderà l’area Pix1. Inoltre l’azienda si è impegnata a fissare ulteriori riunini, se necessario con frequenza mensile, per entrare nel merito di ogni eventuale modifica dell’organizzazione del lavoro in corso di definizione.

L’altro tema In merito al personale somministrato – 117 operai e 20 impiegati -, oltre la metà del quale in scadenza di contratto il 30 settembre, anche in questo caso è stata concordata tra Rsu e azienda la fissazione di una nuova riunione, che avverrà entro e non oltre il primo settembre, per discutere riguardo alla possibilità di derogare, attraverso un accordo sindacale aziendale, alle norme di legge applicabili in tema di durata massima dei contratti a termine e del numero massimo di proroghe. Tra le possibilità, quella di estendere la durata dei contratti dai due anni previsti dal decreto Dignità a tre, come avveniva precedentemente all’introduzione del nuovo provvedimento sul lavoro.

Ancora rassicurazioni Infine, per quanto riguarda le terziarizzazioni, altro tema che non fa dormire sonni tranquilli ai sindacati, il management ha confermato che, allo stato attuale, non vi sono previsioni di svolgerne ulteriori oltre a quelle già note, mentre l’azienda si è anche impegnata a fissare, nelle settimane immediatamente successive alla fermata estiva, un altro incontro dedicato all’organizzazione dell’Ente sicurezza industriale. Lo stesso – in questo caso entro metà settembre – avverà per discutere dei temi relativi a quadri e impiegati, nello specifico su organici, orari di lavoro, inquadramento, passaggi da operaio a impiegato.

Protocollo ok Dunque riprende il dialogo in viale Brin, dopo le turbolenze della scorsa settimana che – a seguito degli spostamenti improvvisi della forza lavoro da una parte all’altra dell’acciaieria – avevano spinto le stesse Rsu a proclamare due ore di sciopero e quindi le segreterie provinciali dei metalmeccanici a non firmare il Protocollo d’intesa sulla sicurezza, uno dei temi denunciati dai rappresentanti di fabbrica. Ora anche sul fronte del Protocollo si dovrebbe arrivare alla risoluzione del problema, visto che le interlocuzioni delle ultime ore tra le parti in causa – ad Burelli, segreterie provinciali e prefetto De Biagi – fanno ipotizzare che la firma ci sarà a breve: a farla ulteriormente ritardare saranno solo le ferie estive, ma tra fine agosto e i primi di settembre tutti dovrebbero ritrovarsi di nuovo in prefettura.

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