La doppia vittoria di Andrea Romizi

Perugia, capolavoro del sindaco, che vince al primo turno e tiene sotto controllo la Lega. Consiglio ringiovanito. Tanti ex assessori puniti dalle urne. Boom Bistocchi-Zuccherini per il Pd. Ma la più eletta è Cicchi

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di P.C.

Un piccolo capolavoro quello portato a termine da Andrea Romizi: se possibile ancor più memorabile della sua prima elezione – che era se vogliamo quasi inaspettata e passò alla storia più come ‘la sconfitta di Boccali’ – questa sua seconda affermazione elettorale è senza dubbio ‘la vittoria di Romizi’.

LA RIELEZIONE DI ROMIZI: IL LIVE E LE INTERVISTE VIDEO

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La vittoria del giovin sindaco

Anche al di là dei demeriti e delle difficoltà degli avversari – alle prese con scandali giudiziari e lotte intestine – queste elezioni confermano che il giovane sindaco di Perugia, da solo, vale elettoralmente più della coalizione politica che lo sostiene: a leggere in filigrana, molti dei voti che lo hanno eletto sono voti ‘per Romizi’, prima ancora che per questo o quel candidato, questo o quel partito. E lo dicono due fattori: Romizi è andato benissimo nonostante il crollo del suo partito, Forza Italia, che non arriva al 6% e si ritrova con due soli consiglieri (fuori gli uscenti Traccheggiani e Perari, ex assessore, superato di un voto dalla new entry Cesaro) e, inoltre, con la sua lista ‘Progetto Perugia’ ha di fatto affiancato la Lega, ottenendo appena qualche centinaio di voti in meno, in concomitanza di una tornata elettorale che ha visto il partito di Salvini spopolare in Umbria (e non solo).

Intanto spunta il video dei festeggiamenti

La vittoria dei giovani consiglieri

Primo partito, alla fine, è il Pd, che nonostante tutto a Perugia tiene (come avevano dimostrato anche le elezioni europee) e fa registrare il boom di Sarah Bistocchi, capogruppo uscente e pasionaria di opposizione insieme a Tommaso Bori nell’ultimo quinquennio. Bori non si è ricandidato: il suo posto in consiglio viene idealmente preso da Francesco Zuccherini, che si presentava in ticket proprio con la Bistocchi; una strategia vincente che ha portato lei a sfondare quota mille voti e lui a superare gli 800. Entrambi vivono i territori in modo forte e la loro affermazione manda un segnale chiaro anche al Pd che sarà, proprio nel giorno in cui cade formalmente la giunta Marini.

Il grafico

Crollo Rosetti

A proposito di pasionarie: colpisce, viceversa, il crollo di Cristina Rosetti, che paga al di là di ogni previsione l’aver perso il simbolo del movimento. Nel suo caso, non ha pagato il forte attivismo; segno che i suoi elettori si sono riconosciuti più nel simbolo che nella persona. E in generale hanno punito il movimento perugino ben al di là della flessione nazionale, visto che anche la lista ufficiale dei Cinque Stelle ha deluso, con Francesca Tizi che non ha toccato il 7% e porta in consiglio due rappresentanti (fuori anche l’ex consigliere Pietrelli). Pur unite, le due liste avrebbero ottenuto un risultato assai insoddisfacente. Non è escluso, a questo punto, che molti dei voti di protesta si siano dispersi nel non voto o in liste minori, mentre addirittura, a caldo, Giubilei ha fornito un’altra chiave di lettura: secondo lui, molti dei voti del movimento sono finiti proprio a Romizi.

Fuori Barelli e Wague

Fra gli uscenti, bene Cicchi, Varasano, Numerini, Casaioli, Pastorelli. Male Urbano Barelli, il cui sostegno a Romizi fece clamore cinque anni fa, la cui lista non arriva nemmeno a 1.5% lasciandolo fuori dal consiglio comunale. E male anche l’assessore Dramane Wague, altro appoggio illustre nel ballottaggio del 2014. Fuori anche l’ex barelliano Nucciarelli. Anche questo è un segnale di come la vittoria, questa volta, sia tutta di Romizi: nella continuità, c’è anche molto cambiamento.

Il nuovo consiglio comunale

Romizi prende 21 consiglieri: 6 per la Lega (Gianluca Tuteri, Lorenzo Mattioni, Alessio Fioroni, Roberta Ricci, Luca Valigi e Luca Merli); 5 Progetto Perugia (Edi Cicchi, Leonardo Varasano, Otello Numerini, Cristiana Casaioli, Gino Puletti); 5 Fratelli d’Italia (Riccardo Mencaglia, Federico Lupattelli, Clara Pastorelli, Michele Nannarone, Fotinì Giustozzi; 2 Perugia civica (Nilo Arcudi e Massimo Pici); 2 Forza Italia (Giacomo Cagnoli e Michele Cesaro); 1 Blu (Francesca Renda)

Al gruppo di Giuliano Giubilei 9 consiglieri; 3 alla lista del candidato a sindaco (che, se non deciderà di dimettersi, entra con Fabrizio Croce e Lucia Maddoli), 6 al Partito democratico (Sarah Bistocchi, Francesco Zuccherini, Erika Borghesi, Elena Ranfa, Emanuela Mori, Nicola Paciotti). Oltre a Francesca Tizi, per il Movimento cinque stelle entra Cristiana Morbello.

Fuori dal consiglio tutti gli altri candidati a sindaco, con percentuali miserrime, e anche qui ci sono esclusioni eccellenti: dall’iperattivo Carmine Camicia all’ex ministro Katia Belillo, oltre alla già citata Rosetti. Per gli altri, invece,era sostanzialmente prevedibile il magro risultato.

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