Estorsione al bar, condannato a Terni

L’uomo – 24enne della Nigeria e richiedente asilo – era stato arrestato il 29 dicembre dopo il parapiglia scoppiato in via Rosselli

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Il parapiglia di fronte ad un bar di via Rosselli, a Terni, era scoppiato il pomeriggio dello scorso 29 dicembre con tanto di intervento dei carabinieri. Protagonista un 24enne della Nigeria in Italia come richiedente asilo: dopo aver strappato di mano il telefono cellulare ad un ternano, insieme ad un altro amico – rimasto ignoto – aveva chiesto dei soldi per restituirlo.

Arresto e sentenza Il giovane, poi arrestato dai militari, è finito a giudizio per estorsione e per il furto del telefono ed è stato giudicato martedì mattina dal gup Simona Tordelli con le modalità del giudizio abbreviato. A fronte di una richiesta di condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione da parte del pm Tullio Cicoria, il giudice ha optato per una pena di due anni e due mesi. Lo straniero si è difeso affermando di aver compiuto il gestito perché vantava un non meglio precisato credito verso l’uomo derubato.

Appello in vista A seguito della sentenza il 24enne, finito in carcere, è stato rimesso in libertà. Moderatamente soddisfatto il suo legale difensore, l’avvocato Francesco Mattiangeli, pronto a ricorrere in appello per ottenere almeno la sospensione della pena.

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