Passo avanti decisivo per la causa civile intentata dai familiari di David Raggi – il 27enne di Terni ucciso dal marocchino Amine Aassoul la sera del 12 marzo 2015 in piazza dell’Olmo – contro lo Stato e in particolare la presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri della Giustizia e dell’Interno.
L’udienza a Roma Martedì mattina, presso il tribunale civile di Roma, si è tenuta l’udienza del procedimento avviato dall’avvocato Massimo Proietti per conto della famiglia Raggi. la richiesta di risarcimento danni ammonta a due milioni di euro ed è legata al fatto che l’omicida – già condannato a 30 anni di reclusione e in attesa, il prossimo 8 marzo, del giudizio della Suprema corte di Cassazione – non non doveva essere in Italia e comunque, secondo l’avvocato Proietti, non doveva essere a piede libero perché già gravato da un pesante cumulo di pene da scontare.
Sentenza a primavera Il giudice si è riservato la decisione: entro i prossimi 60 giorni le parti dovranno depositare le ‘comparse conclusionali’ a cui faranno seguito – entro i successivi 20 giorni – le repliche. La sentenza di primo grado potrebbe così giungere entro la prossima primavera e sarà importante anche nel contesto degli altri procedimenti avviati dall’avvocato Proietti in merito gli omicidi di Carlo Macro (Roma), Pietro Raccagni (Brescia) e Maurizio Antonelli (Ladispoli).