Fiorini-Dal Maso, la polemica continua

Terni, il capogruppo della Lega replica al dg sulla situazione dell’ospedale: «Il mio intervento a tutela della sanità ternana»

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Dopo la replica del direttore generale Maurizio Dal Maso – «il Santa Maria è in salute, si fa disinformazione» – arriva la controreplica di Emanuele Fiorini sulla polemica sollevata dallo stesso capogruppo della Lega Umbria sulla situazione dell’ospedale di Terni.

«Mia battaglia per la sanità ternana»

«Mi dispiace registrare il tentativo maldestro di minimizzare le questioni da me sollevate e basate su puntuali denunce di cittadini, professionisti sanitari e articoli di stampa, tacciando il sottoscritto di falsità, disinformazione e procurato allarme. La mia denuncia ha l’obiettivo di evitare che la mancanza di interventi amministrativi ed organizzativi assolutamente necessari metta a rischio il futuro della sanità ternana» dice Fiorini, che sulla base delle risposte fornite dal dg Dal Maso, pone alcune domande a quest’ultimo. La prima: «È falso attestare che, attualmente, un paziente che si rivolge alle cure ospedaliere, affetto da aneurisma celebrale, non può essere trattato e deve essere trasferito all’ospedale di Perugia, cosa peraltro già accaduta e documentabile?».

La neuroradiologia

In quanto al bando per il nuovo neuroradiologo, «è vero che era già stato predisposto e pubblicato nell’albo ospedaliero il 15 novembre 2018, esattamente dopo tre giorni dalla tragica scomparsa del dottor Nicola Bartolini, ma ampiamente in ritardo rispetto alla decisione della dottoressa Nevia Caputo di lasciare l’ospedale di Terni in favore di quello di Teramo (come da articolo di giornale dell’11 ottobre), decisione di cui l’azienda era bene a conoscenza. Non sarebbe stato meglio agire prima tramite concorso per non ritrovarsi in una situazione di mancata copertura del servizio? Senza mettere in discussione il valore del reparto di neurochirurgia, è sbagliato affermare che alcuni interventi necessitano di complementarità da parte dei due reparti che ora non si è in condizione di garantire?».

I ‘primariati’

«In quanto ai concorsi e al fatto che per essere attivati i bandi i titolari delle responsabilità devono essere usciti dall’azienda – prosegue Fiorini -, ricordiamo al dg che nel reparto di anestesia e rianimazione la dottoressa Bolli ha lasciato più di un anno e mezzo fa; stessa situazione in ortopedia dove vi è un dirigente facente funzione da alcuni anni dopo l’uscita del dottor Di Filippo, ma del concorso nessuna evidenza; anzi ad onor del vero un concorso fu bandito nel 2017, poi annullato senza alcun motivo apparente. In attesa di concorso da anni anche i reparti di medicina di urgenza e chirurgia della mano. Se è vero che dal 2017 sono stati espletati concorsi per 10 direttori, perché non sono stati banditi anche i soprarichiamati, benché precedenti? Trascinando per troppo tempo situazioni di questo tipo, non si rischia di far perdere all’ospedale bravi professionisti, come accaduto con l’ospedale di Teramo e la dottoressa Caputo?».

Gli anestesisti

Sulle assunzioni di medici anestesisti, «pur rispettando la legislazione vigente in termini di contrattazione collettiva – dice il consigliere della Lega -, forse sarebbe meglio trattenere i lavoratori attraverso contratti a tempo indeterminato quando si riescono ad assumere, in quanto, specialmente in presenza di una carenza dal lato della domanda, i pochi anestesisti disponibili cercano di andare dove hanno maggiori garanzie. Sono bene informato sul fatto che i bandi per l’assunzione di personale infermieristico e Oss, sono avvenuti a valle di svariate denunce e mobilitazioni sindacali che si riferivano a ritardi dell’amministrazione. Speriamo quindi sulla risoluzione in tempi brevi del problema». Fiorini, in conclusione, sollecita nuovamente «la creazione di una cabina di regia con amministrazione ospedaliera e Regione Umbria, al fine di monitorare e accompagnare il processo di programmazione futura del nosocomio. Evitiamo di far soccombere l’azienda ospedaliera di Terni in favore di quella perugina».

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