Dal Maso-Fiorini, ‘guerra’ sull’ospedale

Terni, il dg replica al consigliere della Lega sulle criticità dell’azienda: «Disinformazione preoccupante, è procurato allarme»

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«Proprio nel giorno in cui la città Terni e la sua azienda ospedaliera diventano sede di un importante evento, che vede per la prima volta operare nel nostro ospedale un famosissimo chirurgo straniero, la nota del consigliere Fiorini evidenzia una disinformazione preoccupante per chi ha compiti istituzionali e l’incapacità di valutare le ‘cose false e prive di fondamento’ che qualche fonte interna gli ha riferito sullo stato di salute (peraltro ottimo) del nostro ospedale». Inizia così la nota del direttore generale dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, Maurizio Dal Maso, diffusa in risposta alla polemica sollevata dal consigliere regionale della Lega, Emanuele Fiorini, che mercoledì aveva sollecitato un tavolo di confronto tra il Comune, la Regione Umbria e i massimi vertici dell’azienda ospedaliera ternana per valutare lo stato di salute del nosocomio.

Emanuele Fiorini

L’esame angiografico

«Nonostante gli avvenimenti imprevedibili degli ultimi giorni – spiega Dal Maso rispondendo punto per punto alle contestazioni -, la neuro-angioradiologia è operativa, garantisce le urgenze ictus e a breve sarà in grado di garantire anche la gestione degli aneurismi cerebrali, per i quali, in ogni caso, rimane sempre garantita l’opzione neurochirurgica. Il bando per potenziare la struttura con un nuovo neuroradiologo è già stato pubblicato». Quanto al ricambio generazionale è «certamente attivo e non si capisce a quali problemi nelle strutture citate faccia riferimento il consigliere». «Dal 2017 – continua il dg – abbiamo già espletato i concorsi per 10 direttori di struttura complessa e sono già in corso le procedure concorsuali anche per la copertura della direzione delle strutture complesse di neurochirurgia, ortopedia, anestesia e rianimazione e urologia ospedaliera, che nel frattempo sono guidate da ottimi direttori facente funzioni, in continuità con il lavoro svolto dagli ex primari, e dove, infatti, non si riscontrano cali né della qualità né della quantità della casistica trattata».

Nodo ‘primariati’ e anestesisti

Dal Maso ricorda inoltre che «i concorsi per direttori di struttura complessa si possono bandire solo dopo il pensionamento del titolare e non prima, e che sono solo due i ‘primariati’ di urologia a Terni, dato che il professor Ettore Mearini è ‘primario’ presso l’azienda ospedaliera di Perugia e dirige la struttura di Terni sulla base di un accordo sancito da una delibera della giunta regionale che ne conferma la valenza interaziendale». Per quanto riguarda la carenza degli anestesisti,«si tratta – spiega il dg – di una criticità cronica in tutta Italia, dove ne mancano almeno 4 mila, in Umbria, dove ne mancano circa 80, e ovviamente anche a Terni. Il problema quindi non è ‘non fare i concorsi’, il problema è che ‘mancano gli anestesisti’. Grazie al lavoro di quelli in attività, che stimiamo essere sotto organico per almeno 5 unità, il numero complessivo degli interventi chirurgici nel nostro ospedale sarà, nonostante tutto, sovrapponibile a quello dello scorso anno che, ricordo, ha registrato il numero massimo di interventi eseguiti negli ultimi 10 anni».

Pazienti extra regione in aumento

Questo significa che, pur avendo avuto meno sedute operatorie, il numero di pazienti trattati «è paragonabile a quello dello scorso anno, perché la nuova organizzazione ha garantito una maggiore efficienza che ha consentito di non allungare le liste di attesa chirurgiche, contrariamente a quanto riferito al e dal consigliere Fiorini. Il nostro ospedale non soltanto tratta i pazienti di Terni, ma anche quest’anno rimane superiore al 20% l’attrazione di pazienti provenienti da fuori regione che, se non trovassero risposte di qualità nel nostro ospedale, probabilmente andrebbero altrove».

OSPEDALE DI TERNI, IL BILANCIO DI PREVISIONE 2019 – DOWNLOAD

Bilancio in equilibrio

Per quanto riguarda il personale del comparto, a detta di Dal Maso, «è utile che il consigliere Fiorini parli con i sindacati aziendali e regionali che gli potranno fornire il numero esatto delle prossime acquisizioni di personale. Ma, brevemente, nel piano di fabbisogno di personale in corso di predisposizione è previsto un incremento della dotazione organica di 40 infermieri e 30 OSS. Peraltro la nostra azienda dal 2013 chiude i propri bilanci in costante equilibrio, dopo aver accantonato in autofinanziamento ad oggi oltre 14 milioni di euro utilizzati per il rinnovo delle attrezzature, inoltre paga le fatture a 28 giorni e, ad esempio, entro il mese di febbraio attiverà un angiografo biplanare e la sala ibrida per oltre 2 milioni di euro, risultando una delle pochissime realtà ospedaliere italiane a disporre di una simile concentrazione di tecnologie di ultimissima generazione».

Informatori nel mirino

«Ben venga quindi un tavolo di confronto coordinato dalla Regione che è la responsabile della sanità; sarà facile dimostrare, nei fatti e nei numeri, che la nostra azienda ospedaliera gode di ottima salute ed ha addirittura incrementato i servizi resi all’utenza, non soltanto sul fronte dell’alta specialità ma andando ad integrare e supportare anche il territorio che, per motivi sicuramente validi, ha ridotto in maniera non coordinata con la nostra azienda, alcuni servizi strategici come hospice, geriatria, lungodegenza e cure intermedie. Già un anno fa era stato citato senza motivo il ministero della Salute, che ha altri compiti e funzioni che non quelli sottintesi dal consigliere Fiorini, ma forse i suoi informatori sono ‘disinformati’ o, semplicemente, non vogliono bene al nostro ospedale, contrariamente a coloro che tutti i giorni ci lavorano con fatica e impegno, facendo il loro dovere al meglio delle loro possibilità, e che non credo meritino di subire attacchi ingiustificati e lesivi della loro professionalità e del loro valore».

«Allarme ingiustificato»

Dal Maso precisa infine che come tutti gli anni verranno forniti nel mese di gennaio i dati di attività dell’azienda ospedaliera e i confronti con gli anni precedenti.«In quella occasione – conclude – sarà possibile parlare con competenza dello ‘stato di salute’ del nostro ospedale e non prima o con parole che sono prive di fondamento se non, addirittura, espressione di falsità evidenti e fonte di disinformazione e procurato allarme».

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