La grande scherma in Umbria nel weekend

Oltre mille atleti in arrivo a Bastia Umbra per la prima prova opena nazionale di qualificazione: ci sono anche Foconi, Santarelli e Vardaro tra i big

Condividi questo articolo su

Oltre mille atleti a contendersi i primi punti stagionali per il pass agli italiani assoluti in programma nel mese di giugno a Napoli. Saranno di scena all’UmbriaFiere di Bastia Umbra in occasione della prima prova Open di qualificazione nazionale: il cammino agonistico verso le Olimpiadi di Tokyo 2020 inizia nella loro regione per Alessio Foconi, Andrea Santarelli ed Elisa Vardaro.

Ci sono i big

Sguardo in Giappone per i fuoriclasse della scherma umbra. Attesi anche Elisa Di Francisca, Rossella Fiamingo, Daniele Garozzo, Alice Volpi, Mara Navarria, Luca Curaroli, Arianna Errigo, Enrico Garozzo, Marco Fichera, Irene Vecchi e Rossella Gregorio: le pedane allestite sono 45 e il via ci sarà venerdì mattina alle 9 com la gara di spada maschile (448 atleti). Sabato spazio al fioretto maschile e alla spada femminile, infine domenica fioretto femminile, sciabola maschile e sciabola femminile. Mercoledì c’è stata la presentazione nella sala della consulta di Bastia Umbria com il presidente Fis Giorgio Scarso, il sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, il presidente del Club Scherma Foligno – organizzatore – Vito Leonardo Giannico, il presidente del Coni Umbria Domenico Ignozza, il presidente del consiglio regionale umbro, Donatella Porzi, l’assessore allo sport del Comune di Bastia Umbra, Filiberto Franchi, e il presidente di UmbriaFiere, Lazzaro Bogliari.

«Positiva simbiosi»

«Si tratta di un appuntamento – le parole di Scarso – di grande rilevanza per la scherma italiana, un importante test di preparazione per le qualificazioni olimpiche. Un grande evento che si realizza grazie alla professionalità e alla dedizione del comitato organizzatore, del presidente della commissione propaganda Mario Micheli, del delegato regionale Giovanni Marella e di tutto il loro team di lavoro. L’Umbria è il cuore verde d’Italia e l’attenzione verso l’ambiente deve essere coniugata con la scherma, che è uno degli sport con minor impatto ambientale, praticamente pari a zero; auspico dunque una collaborazione costante, rilanciando l’idea di un protocollo d’intesa tra il territorio e la nostra Federazione, che conferma sempre una positiva simbiosi con il contesto che ci accoglie. I nostri atleti sono rispettosi delle regole, dei luoghi in cui gareggiano, dei valori di cui sono portatori. È la cultura della FederScherma, il segreto che ci ha portato a essere orgoglio dello sport italiano non soltanto per i risultati conseguiti».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli