Narni, decine di colpi nelle aziende: «Basta»

Imprenditori bersagliati dai ladri nella zona della Flaminia Ternana, nasce un comitato spontaneo. «Illuminazione e controlli: istituzioni e forze dell’ordine intervengano»

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di F.L.

Gli ultimi episodi in ordine di tempo risalgono alla notte tra martedì e mercoledì: ad essere ‘visitate’ dai ladri – delle vere e proprie bande specializzate – la Cosmi e la esseCi srl, due aziende che si trovano nei pressi della Flaminia Ternana. Bottino tra i 40-50 mila euro ciascuna, altri due colpi rilevanti per una zona industriale che ormai dall’estate scorsa – ad ondate -, è bersagliata da decine di furti. Tanto che ora gli imprenditori, alcuni derubati anche due o tre volte nel giro di poco tempo e dunque esasperati, hanno deciso di non stare più a subire inermi, ma di mobilitarsi. La fiducia nelle forze dell’ordine c’è e punto di riferimento è l’Arma dei carabinieri a cui viene riconosciuto un grande lavoro («diciamo ‘grazie’ al comandante provinciale, colonnello Davide Rossi, e agli uomini – comandante e personale – della stazione di Narni Centro», dicono). Ma serve qualcosa di più dalle istituzioni e dal sistema-sicurezza del territorio nel suo insieme.

PARLANO LUCA CIARRAPICA E GIAMPIERO SERVETTI – VIDEO

Il comitato

Mercoledì sera si sono incontrati in un locale della zona, che si trova in territorio narnese, per raccogliere le varie testimonianze, confrontarsi sul da farsi e far partire forte e chiaro un appello: «Ora basta, forze dell’ordine e istituzioni ci aiutino». Primo passo per farsi sentire, la costituzione di un comitato spontaneo che chiederà un incontro al prefetto Paolo De Biagi e al sindaco Francesco De Rebotti per stipulare un protocollo che preveda interventi mirati a migliorare la sicurezza della zona. I diretti interessati, intanto, hanno deciso di affidarsi alla vigilanza privata, provvedendo al momento in autonomia ai controlli.

Bottini ingenti

Referente del comitato è Cristian Spina, titolare della Sm Inox, azienda metalmeccanica in cui ladri sono entrati appena venerdì scorso. «Sappiamo che erano in sette – racconta -, hanno portato via acciaio e strumenti per la lavorazione, oltre 100 mila euro di attrezzature, un furto che ci ha molto destabilizzato. Fortunatamente, grazie al grande lavoro svolto dai carabinieri di Narni, sono riuscito a trovare buona parte della refurtiva (180 mila euro di materiali e tre mezzi, ndR) a Napoli, contenendo il danno. Ma molti altri imprenditori sono in grande difficoltà, alcuni non hanno le assicurazioni e sono stati costretti a ricomprare tutto quanto gli è stato rubato. Noi lavoriamo tutto il giorno, abbiamo dipendenti e tasse da pagare, non possiamo vivere anche di notte in azienda. Per questo chiediamo che le istituzioni, alle quali siamo vicine, ci guidino e ci dicano cosa fare. Non vogliamo attaccare nessuno, ma solo difendere le nostre aziende e avere una vita serena».

Senso di abbandono

«Siamo dimenticati da Dio e dagli uomini, le strade sono disastrate e l’illuminazione è insufficiente. Qualche luce in più già aiuterebbe la situazione» commenta il titolare di un’altra azienda, la Ewa Solution, in cui i ladri hanno tentato di entrate il primo novembre, stavolta senza successo. Meno bene è andata all’azienda confinante. «Nella stessa notte sono entrati da noi – spiega infatti Luca Ciarrapica, titolare della Pet&Green -, è stato un disastro: hanno portato via circa 50 mila euro di roba tra accessori, motoseghe, tagliaerba. E nella stessa occasione sono entrati anche in altre quattro aziende. Noi già a luglio avevamo subito il furto di un furgone e di insetticidi».

Bersagliati

Una prima tornata, almeno nel mese di novembre, quella del ponte di Ognissanti, a cui hanno fatto seguito gli episodi della scorsa notte. «Sono penetrari nelle officine, hanno rubato un camioncino – spiega Giampiero Servetti della Cosmi – sul quale hanno caricato delle attrezzature per l’impiantistica industriale». Un modus operandi utilizzato in quasi tutti i colpi, tre quelli messi a segno nel 2018 alla esseCi di Enrico Lori. «Da noi – spiega quest’ultimo -, oltre che martedì notte, quando hanno rubato due automezzi, avevano tentato di entrare anche il 2 novembre. In quell’occasione ci hanno portato via un furgoncino che è stato ritrovato a Secondigliano».

Le proposte

Ed è dunque in Campania che sarebbero indirizzate le varie indagini portate avanti dall’Arma. «Abbiamo fiducia sul fatto che con le forze dell’ordine potremo costruire qualcosa di positivo insieme» conclude Spina, che pensa anche ad una particolare soluzione. «Vorremmo che fossero installate nelle strade delle barriere per la lettura delle targhe sospette, strumento già utilizzato nel nord Italia. Queste persone ci conoscono, ci studiano e sanno dove colpire, potrebbe essere un valido deterrente».

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