Torna d’attualità la vicenda del gruppetto di pensionati che, soci del Circolo Lavoratori Terni di via Muratori, nei mesi scorsi si sono visti vietare il gioco delle carte in quanto ritenuto ‘non ricreativo’ dalla dirigenza del Clt. Abituati a trascorrere qualche ora a giocare nella stanza sottostante l’ex bar, poi trasformato in ristorante, da ‘clienti’ e quindi consumando, alcuni dei pensionati in questione hanno nel tempo espresso le proprie rimostranze, scrivendo al Circolo, all’azienda, ai sindacati. Facendo pure un volantinaggio fuori dai cancelli di viale Brin ma senza ottenere nulla. Anzi qualcosa sì: per due di loro, il mancato rinnovo della tessera. Un passo, a loro giudizio, avvenuto proprio in ragione delle polemiche con i vertici della struttura di via Muratori: «Non abbiamo mai litigato con nessuno né rubato un euro. Non capiamo e ci sembra solo una decisione ‘di immagine’».
La presa di posizione
A sollevare la problematica è il partito della Rifondazione Comunista di Terni attraverso il proprio segretario Lorenzo Carletti. «Il braccio di ferro con i vertici del Circolo – osserva il Prc ternano – è avanzato al punto che, a fine anno, a questi ex lavoratori è stato negato il rinnovo dell’iscrizione al Circolo, senza spiegazione formale alcuna. Riteniamo che il Clt sia un patrimonio importante della città e che le sue strutture e finalità non devono essere snaturate e piegate a logiche che contrastino le ragioni stesse del Circolo. Chiediamo che ai pensionati venga rinnovata la tessera 2019 perché è un diritto che non è nella disponibilità di altri e lanciamo un appello a tutti i soggetti coinvolti, forze sindacali in primis, affinché si usi finalmente il buonsenso e si trovi una soluzione che metta fine ad una storia che non avrebbe dovuto nascere e trascinarsi per tanto tempo. Non pensiamo serva uno sforzo titanico».
