Perugia, nuovo gestore per mense scolastiche

Ad aggiudicarsi l’appalto è la Cir Food di Reggio Emilia, che prenderà il posto dei gestori attuali. Il nuovo servizio partirà a settembre

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Undici milioni di euro e qualche spicciolo. E’ questa la cifra per cui il raggruppamento di imprese capitanato dalla Cir Food Sc si è aggiudicato l’appalto per la refezione scolastica a Perugia.

Il servizio Ripercorrendo la vicenda, che nell’ultimo anno ha visto prima i genitori dei bambini delle scuole comunali erigere vere e proprie barricate dopo l’esternalizzazione del servizio da parte del comune, l’assegnazione – ancora non definitiva – mette un punto su una storia che ha generato polemiche, assemblee, proteste e, poi, finalmente, un armistizio tra il comune e le famiglie. Questo quando, dopo le proteste per la scarsa quantità, quando non qualità, dei cibi e un’inchiesta aperta dalla procura di Perugia, il comune ha deciso di indire un nuovo bando.

Il bando Due le aziende che hanno avanzato un’offerta. In base ai requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico-professionali a risultare vincitore del bando è stato il raggruppamento temporaneo di imprese costituito tra la Cir Food Sc, capogruppo mandataria, Eurotourist New srl e società B+ cooperativa sociale, che ha presentato un’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto a Serenissima Ristorazione spa.

Tempi lunghi Peccato, però, «che in considerazione dei tempi richiesti per la verifica dei requisiti di ordine generale in capo all’aggiudicatario – si legge nella determina dirigenziale – e della necessità di attendere la decorrenza del periodo ‘stand still’, sembra evidente come il contratto di appalto non possa essere sottoscritto entro il termine del corrente anno scolastico», mentre in un primo momento era previsto che il nuovo aggiudicatario sarebbe entrato ‘in azione’ a partire da aprile di quest’anno.

I genitori Ed è proprio questo uno dei punti più caldi, quello su cui i genitori sono più scontenti. «Si doveva partire già due mesi fa, c’è stato un gran ritardo causato dall’ufficio contratti del comune. Senza entrare nel merito è per questo motivo che è stato tutto posticipato e, ormai, vedremo gli effetti del nuovo bando solo a partire dal prossimo anno scolastico» spiega Alessandra Bircolotti, del comitato genitori. Dopo i menù scarsi, gli ossicini nel pollo e lo yogurt scaduto ora, come assicurato dal comune, nei pranzi di oltre 4 mila bambini perugini «ci dovranno essere più alimenti bio. E comunque l’altra grande differenza è che con questo comitato di valutazione dei fornitori, per cui si è impegnato il gestore, ci dovrà essere una maggiore condivisione e partecipazione dei genitori nella scelta degli stessi fornitori e dei prodotti. La speranza è che il servizio migliori e si superino tutte le criticità che ci sono state».

L’aggiudicazione sarà effettiva tra 35 giorni, poi sarà sottoscritto il contratto. Ma in realtà il gestore dovrà già iniziare a mettere in atto alcuni punti dell’offerta nei prossimi giorni, come la predisposizione dell’elenco delle derrate. I presidenti delle associazioni dei genitori si riuniranno a breve dal momento che lunedì prossimo è prevista la presentazione dell’offerta da parte del gestore al tavolo paritetico.

La capofila La Cir Food nasce in Emilia Romagna 25 anni fa, dalla fusione tra le cooperative Crr di Reggio Emilia, Coris di Modena e Coferi di Ferrara. Ad oggi conta più di 8 mila dipendenti, 1.600 cuochi e gestisce, in tutta Italia, più di 900 struttura tra cucine, centri cottura e 100 pubblici esercizi in 15 regioni italiane. Ogni anno produce circa 60 milioni di pasti per scuole, aziende, ospedali e pubblici esercizi. Nell’inchiesta della procura perugina scaturita dopo gli esposti dei genitori e i controlli fatti partire dal ministero della Salute nei mesi scorsi, però, è finita anche la legale rappresentante della Cir Food Chiara Nasi nell’inchiesta che, a vario titolo, vede indagate più di tredici persone per frode nelle pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e falso ideologico.

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