Terni, acqua vietata: aggiornato elenco vie

Divieto di utilizzo nella zona nord della città ancora in vigore: «Il sindaco non è ancora nelle condizioni di poter emettere un’ordinanza di revoca»

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Quella di lunedì potrebbe essere la giornata giusta. Forse. Fino a domenica sera, infatti «il sindaco non è nelle condizioni – spiegava il Comune di Terni – di poter emettere un’ordinanza di revoca, anche parziale, del provvedimento del 29 aprile con il quale ha disposto il divieto assoluto del consumo e dell’utilizzo delle acque provenienti dai pozzi di Fontana di Polo, in quanto non sono stati completati dai laboratori autorizzati i controlli esterni sulle acque. Non appena saranno forniti i risultati verranno adottati rapidamente i provvedimenti conseguenti».

La rettifica Intanto, però, l’Asm, per conto del Servizio Idrico Integrato – alle 21.41 dì lunedì – ha rettificato l’elenco delle vie interessate dal provvedimento di limitazione dell’uso dell’acqua proveniente dall’impianto di distribuzione idrica della zona Terni – Nord,  in quanto risultavano mancanti le seguenti vie: Città Verde, via del Mesale, via del Rubbio, via della Cooperazione, Strada della Ferrovia, via delle Madonnine, via delle Muraiole, via Ecchio, via Scarlatti.

 

L’ORDINANZA DEL SINDACO DI TERNI

Acqua non potabile L’emergenza all’origine del tutto – un tutto che ha messo in crisi più o meno un quarto della popolazione di Terni – è stata originata da quello che il Servizio Idrico Integrato ha definito «guasto improvviso e imprevedibile ad una batteria filtri del campo pozzi di Fontana di Polo, gestito da Asm per conto del Servizio Idrico». 

Paolo Rueca e Stefano Puliti (Sii Terni)

«Situazione sotto controllo» Lo stesso Sii, domenica sera, diceva che «le manovre di messa in sicurezza e di ripristino della normale funzionalità dei sistemi di distribuzione idrica eseguite sabato hanno permesso di gestire l’emergenza idrica di Terni Nord affrontata tempestivamente da Sii, Asm e Comune di Terni in coordinamento con Usl 2, Arpa e Protezione civile comunale. Dai primi risultati relativi ai prelievi fatti da Sii ed esaminati dal laboratorio Asm non risultano criticità. I dati delle analisi disponibili finora denotano infatti assenza di cariche batteriche o di altre tipologie di sostanze non conformi»

Leopoldo Di Girolamo

Il sindaco Di Girolamo Nel pomeriggio di domenica, sulla propria pagina Facebook, il sindaco Leopoldo Di Girolamo aveva risposto ai commenti e alle polemiche emerse in questi due giorni. «Un filtro, peraltro cambiato da poco, ha un problema di funzionamento e crea problemi alla potabilità dell’acqua di Terni Nord. La Sii e l’Asm si attivano. Il Comune contemporaneamente fa l’ordinanza di non potabilItà. La Protezione Civile comunale la diffonde con due auto sonore. Il messaggio viene letto anche al Liberati. Il sito del Comune riporta la comunicazione di emergenza. Le autobotti vengono posizionate. La città è mobilitata per affrontare questa emergenza con la capacità che Terni sa mettere in queste circostanze. Eppure c’è chi non ha perso l’occasione per polemizzare su tutto, persino su cose palesemente false come la mancata manutenzione o la mancata informazione. L’emergenza idrica c’è ma è sotto controllo. I veleni delle strumentalizzazioni no. Quelli sembrano sempre avere il rubinetto aperto».

Le vie interessate Alle ore 15.26 di domenica l’Asm ha comunicato al sindaco l’elenco delle vie interessate dall’ordinanza. Tale elenco è stato predisposto per migliorare l’attività di supporto ed informazione alla cittadinanza. Rimangono attivi i servizi di informazione telefonica per i cittadini che per ulteriori informazioni possono utilizzare i numeri 0744.426000, 800913034. Gli aggiornamenti sulla gestione dell’emergenza si potranno reperire oltre che sul sito internet del Comune di Terni anche su quello del Sii e dell’Asm. 

Politica scatenata La faccenda non poteva che innescare violente polemiche politiche. Il M5S Terni chiede di acquisire «tutte le comunicazioni avvenute tramite mail tra i vari enti in oggetto in merito alla contaminazione». Il consigliere comunale Enrico Melasecche (I Love Terni) definisce «gravissimo che debbano essere i cittadini ad accorgersi della forte anomalia nella qualità dell’acqua erogata e non coloro che sono preposti ai controlli». Sinistra Italiana parla di «fatto di forte gravità. Si tratta dell’ennesima cattiva notizia che riguarda la nostra città sul versante ambientale». La consigliera comunale del PD Valeria Masiello: «Sono rammaricata e preoccupata. Mi rendo disponibile per qualsiasi esigenza».  Cavicchioli e Filipponi (PD): «Abbiamo richiesto al sindaco e al presidente del consiglio comunale che alla prossima seduta di consiglio del 3 maggio 2017 sia fornita una dettagliata informativa sulle cause delle criticità riscontrate per l’acqua potabile della parte nord della città di Terni e di zone del Comune di San Gemini, sugli interventi effettuati, sui sistemi di monitoraggio, controllo ed informazione». Federico Pasculli (M5S): «Richiederò con con urgenza la convocazione della quarta commissione di garanzia e controllo per far luce sui fatti relativi alla crisi idrica scaturita nella zona di Terni Nord». Rifondazione Comunista ritiene «inaccettabile quanto avvenuto sabato. L’emergenza scattata nell’area Terni Nord ha messo in evidenza l’inesistenza di un sistema di monitoraggio efficace del servizio idrico».

 

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