Terni, foro Boario fra prostituzione e rifiuti

Avvilente per diverse ragioni la situazione dell’area che va dallo stadio ai mercati generali. Aiuole invase da preservativi usati e sporcizia

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A giudicare dal numero di preservativi usati che giacciono a terra, sono tanti i clienti ternani delle prostitute che – per lo più di nazionalità nigeriana – la sera si ritrovano nell’area del foro Boario e dello stadio ‘Liberati’ di Terni. La situazione di profondo degrado emerge alla luce del sole e l’angolo dell’edificio dei mercati generali che si trova proprio dietro la curva sud dello stadio, e in particolare l’area verde a ridosso, ‘spiegano’ bene quali siano i giri notturni della zona.

Quadro avvilente

Contare i condom usati, più o meno recentemente, è impossibile. La stima è di qualche centinaio, così come i fazzoletti sporchi che invadono il prato. Poi ci sono le povere cose che le donne costrette a prostituirsi, usano ogni sera. Carbonella per scaldarsi quando il freddo è insopportabile, sedie, cassette di plastica di quelle della frutta, qualche vestito. In un contesto che definire avvilente è poco. Perché parlano da sole di ciò che avviene a Terni ogni sera. E perché l’area del foro Boario – ancora lontana da una riqualificazione – rappresenta ad oggi uno degli angoli più sporchi e abbandonati di Terni, a due passi dal centro.

Futuro incerto

Proprio l’area del foro Boario è da anni in attesa di trovare una soluzione ed un destino, possibilmente dignitoso. Da mesi il Comune tiene in ‘freezer’ il progetto dell’impresa Salini per costruire lì il palasport e trasformare la zona in una sorta di ‘città dello sport’ da più parti auspicata. Un’idea rimasta per il momento in sospeso, in mezzo alle tensioni interne della stessa giunta Latini. Anche se di alternative e relativi investimenti – si era parlato dell’area ex Polveriera di Maratta, peraltro vincolata dalla Soprintendenza – allo stato non c’è evidenza.

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