Terni, il PD: «No tagli al trasporto pubblico»

Il circolo ‘dedicato’ prende posizione contro la volontà dell’amministrazione comunale e di Busitalia: «Individuare una soluzione condivisa che non penalizzi i cittadini»

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Massimiliano Fiocchi

di Massimiliano Fiocchi
Segretario del circolo PD Trasporti Terni

Il Circolo Trasporti PD di Terni esprime il proprio rammarico e contrarietà al taglio del servizio di linea urbano e di quello a chiamata della città di Terni ufficializzato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale e dalla società Busitalia che dovrebbe aver luogo dal 12 novembre e chiede con vigore un’immediata sospensione di tale decisione in attesa di un confronto che non attenga ad una sola questione di bilancio che è evidente, non può garantire un’adeguata risposta alle reali esigenze di mobilità cittadina.

Consapevoli che committente e gestore del servizio debbano far quadrare i loro conti, riteniamo inconciliabili le giuste misure di limitazione del traffico derivanti dall’ attivazione della zona “ZERO” e allo stesso tempo tagli al trasporto pubblico che potranno causare solo gravi ricadute in termini di qualità dell’aria e in termini di qualità del servizio offerto.

Infatti molti quartieri della città come Borgo Bovio, Torre Orsina, Collestatte e Polymer a partire dai giorni festivi del mese di novembre saranno completamente privi di collegamenti con le altre zone mentre a dicembre, nel periodo natalizio, subiranno un drastico ridimensionamento e soprattutto un isolamento totale con Via Bramante in cui vi è la Sede Asl n°2.

Per questi motivi chiediamo sia a Busitalia che all’amministrazione comunale di adoperarsi per individuare una soluzione condivisa che non penalizzi i cittadini e che consenta, in una logica di leale collaborazione istituzionale, di avviare una volta per tutte il percorso per la definizione del piano urbano della mobilità.

Riteniamo quest’ultima considerazione utile a rispondere adeguatamente alle esigenze della città e ad evitare ciclicamente tagli lineari al trasporto pubblico, che inevitabilmente, ricadono su cittadini e maestranze.

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