Terni, lungo il fiume ‘bucarsi’ è normale

Decine di siringhe usate e abbandonate nel percorso pedonale di largo Manni, tra i cespugli spunta anche una discarica abusiva

Condividi questo articolo su

Di siringhe se ne contano a decine, e rispuntano puntualmente anche quando gli addetti dell’Asm – su segnalazione di residenti e passanti – provvedono a bonificare l’area. È una stanza del ‘buco’ a cielo aperto l’area pedonale immersa nel verde tra il Nera e il parcheggio di largo Manni. Una stradina di qualche decina di metri – tra il ‘curvone’ di via Cerquetelli e l’ingresso del Central Parking di via Martiri della Libertà – che, di notte, diventa evidentemente punto di riferimento per i tossicodipendenti.

Cumuli di aghi usati qua e là, fazzoletti sporchi di sangue, confezioni di siringhe: è quello di fronte a cui ci si imbatte lungo il percorso, neanche nascosti tra la vegetazione ma in ‘bella vista’ in terra. Poco più giù, verso la sponda del fiume, c’è anche una sorta di discarica: buste, valigie, scarpe, vestiti abbandonati tra gli alberi e i cespugli. Chi si trova a passare da queste parti, soprattutto molti padroni di cani che portano a spasso i propri animali, si trova di fronte a questo ‘spettacolo’.

Il precedente Immagini che ricordano quelle venute alla luce poco distante, nei pressi di ponte Carrara, dove, scendendo da un sentiero che costeggia la struttura, tempo fa è stato scoperto un altro ‘angolo del buco’, con addirittura centinaia di siringhe usate. Ora un’ulteriore testimonianza, se ce ne fosse bisogno, di un fenomeno – quello dello spaccio e del consumo di droga – che anche a Terni è tutt’altro che irrilevante.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli