Terni, Mario Cicioni: addio al presidente

Se ne va un personaggio che ha lasciato un segno nella vita politica e sportiva della città. Ultimo saluto al campo del ‘suo’ Campitello

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Ha lottato a lungo e con tutte le sue forze contro la malattia, ma purtroppo non ce l’ha fatta: giovedì mattina è scomparso all’età di 74 anni Mario Cicioni.

Fra sport e politica Nato a Montecastello di Vibio nell’ottobre del 1943, Mario Cicioni per oltre 25 anni ha ricoperto l’incarico di presidente della Polisportiva Campitello. Da amministratore pubblico, è stato assessore all’urbanistica e all’edilizia del Comune di Terni per 14 anni: dal 7 novembre 1978 al 27 luglio 1990 con sindaco Giacomo Porrazzini e dal 27 luglio 1990 al 15 ottobre 1992 nella giunta guidata da Mario Todini.

In prima linea Impegnato su più fronti, Mario Cicioni è stato fra i protagonisti del boom del calcio e dello sport più in generale in uno dei quartieri più popolosi della città, Campitello, con la costruzione dell’attuale campo sportivo – da lui fortemente voluto – ed un impegno che lo aveva portato anche ai vertici regionali della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

L’ultimo saluto a Mario Cicioni – che lascia la moglie, il figlio Alessio, la nuora ed i nipoti – ci sarà venerdì pomeriggio dalle 14.30 con una cerimonia laica presso il campo sportivo di Campitello. La salma verrà poi cremata. Alla famiglia Cicioni giungano le condoglianze della redazione e degli editori di umbriaOn.

Il sindaco Così il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, sulla morte di Mario Cicioni: «La sua scomparsa è occasione di grande dolore perché viene meno una persona che ha speso molte energie per la città, sia come amministratore pubblico che successivamente come generoso animatore di iniziative sportive e di attività che sono state momento di crescita, socializzazione ed educazione per tanti giovani. La sua competenza e passione come amministratore pubblico – afferma il primo cittadino – è stata momento cruciale nel completamento della riqualificazione urbanistica ed edilizia di Terni, negli anni della variante di pregio al Prg firmata da Mario Ridolfi, con grande attenzione sia alle periferie delle città che al suo centro storico, negli anni ’70 oggetto del completamento della ricostruzione e della valorizzazione. Cicioni ha dato molto, in qualità e autorevolezza, alla figura dell’amministratore comunale, in una stagione di grande progettualità e grandi passioni politiche. Sono vicino alla famiglia, ai suoi amici, e parteciperò alla cerimonia che si terrà alla Polisportiva Campitello, un pezzo importantissimo della storia umana e civica di Mario».

Il Coni «La scomparsa dell’amico Mario Cicioni – si legge in una nota del delegato Coni Terni, Stefano Lupi – è una grave perdita per la comunità ternana. Ricordo il suo impegno come amministratore pubblico e la sua forte passione come uomo di sport. Dirigente sportivo di lungo corso, con il suo Campitello ha contribuito alla crescita umana e calcistica di tanti ragazzi della nostra città. Piango la perdita di una persona di valore che molto ha dato allo sport, quello fatto di rapporti interpersonali ed intenso sentimento. Alla sua famiglia le condoglianze dell’intero mondo sportivo della città di Terni».

Donatella Porzi «Scompare un amico, un uomo generoso che ha dato tanto alla sua città, come amministratore e come persona impegnata nel sociale e nello sport». Così la presidente del consiglio regionale dell’Umbria, Donatella Porzi che esprime «profondo cordoglio anche a nome del consiglio regionale» per la scomparsa di Mario Cicioni. «Da amministratore caratterizzò la sua attività con una progettazione delle periferie e con la riqualificazione del centro storico. Da uomo impegnato nello sport ha invece accompagnato la crescita e la formazione di tanti giovani, sia in ambito sportivo che extrasportivo. Persone come Mario raffigurano il bello della politica che consiste nel mettersi a disposizione degli altri per il bene comune, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Mario lo ha fatto, per la sua Terni e per lo sport, anche da consigliere regionale della Federazione italiana gioco calcio, con competenza e grande impegno».

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