Terni, morti all’Asm: Paolo Raffaelli assolto

Con lui sono stati definitivamente scagionati tutti gli altri imputati, compreso un altro ex sindaco, Giacomo Porrazzini

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Era già uscito, con una sentenza di assoluzione con formula piena – da un precedente processo (lì si parlava di una roba decisamente meno grave): ma mercoledì, per l’ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli è arrivata una sentenza ancor più importante.

Tutti assolti Raffaelli – insieme all’altro ex sindaco Giacomo Porrazzini (in qualità di ex presidente di Asm) e a Piero Sechi, anch’egli ex presidente; all’ex dg Moreno Onori; agli ex membri del cda Paolo Olivieri, Raffaele Iannotti e Attilio Amadio; all’attuale dg Stefano Tirinzi; al tecnico Giovanni Di Fabrizio e al consulente Aldo Di Raimo Marrocchi – è stato infatti assolto, dal giudice Simona Tordelli: nessuno di loro è stato responsabile delle morti e delle patologie che nel tempo hanno colpito alcuni ex addetti dell’inceneritore Asm di Maratta.

LA LETTURA DELLA SENTENZA

Raffaelli Presente in aula per la lettura della sentenza, Paolo Raffaelli è apparso sollevato quanto provato: «Ci sono voluti nove anni – è stato il primo commento – per finalmente sancire quanto, non io, ma l’allora procuratore Carlo Maria Scipio dichiarava già allora e cioè che in tutta questa indagine non c’era alcun elemento di reato. Vorrei ringraziare quanti, mia moglie e mio figlio prima di tutti, mi sono stati accanto in questo lunghissimo periodo, ma anche chi ha lavorato perché fosse ristabilita la verità dei fatti. Non commettemmo reati, non provocammo la morte di quelle persone e non ci fu nessun disastro ambientale. Oggi è scritto».

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