«Polveri Prisciano, problema risolto»

Terni, l’Ast ha presentato il progetto di recupero scorie al Comune, l’assessore all’ambiente Salvati: «Piano ambizioso, va oltre le prescrizioni imposte dall’Aia»

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Dopo la tappa in Regione dei giorni scorsi, venerdì mattina il management di Ast ha presentato il progetto di recupero scorie al sindaco di Terni, Leonardo Latini, e all’assessore all’ambiente, Benedetta Salvati. Un progetto che – da quanto emerso – avrà effetti positivi anche sulla nota questione delle polveri di Prisciano. «A Terni – spiega l’assessore al termine dell’incontro – sarà applicata una tecnologia innovativa per il raffreddamento della scoria che consentirà di minimizzare le polveri diffuse, di risolvere l’annoso problema delle polveri grossolane del quartiere Prisciano e di ridurre il consumo e lo smaltimento delle acque di raffreddamento».

LA PRESENTAZIONE DEL PIANO IN REGIONE

Meno rifiuti

Tra i vantaggi prospettati, sottolinea sempre l’assessore – secondo la quale si tratta di «un progetto ambizioso che va al di là della prescrizione Aia» -, c’è anche l’ovvia riduzione del conferimento dei rifiuti in discarica, posto che l’obiettivo iniziale prevede il recupero del 25% delle scorie prodotte, con possibilità di aumentare significativamente questa percentuale. «In questa situazione – commenta Salvati – può essere letta positivamente anche la durata del contratto che lega la multinazionale ai finlandesi di Tapojarvi per i prossimi dodici anni, una visione di lungo periodo che potrebbe confermare l’interesse verso il sito e la strategicità dell’area a caldo. Personalmente – conclude l’assessore – faccio un appello a tutte le istituzioni coinvolte, partendo dagli enti locali competenti al rilascio delle varie autorizzazioni fino ad arrivare al Governo centrale per l’adozione di provvedimenti normativi che, nello spirito reale dell’economia circolare, consentano l’utilizzo dell’aggregato derivante dal recupero del rifiuto».

Parla il sindaco

«Da parte nostra, come è preciso dovere delle istituzioni locali – sottolinea dal canto suo il sindaco Latini – continueremo a vigilare per ridurre al minimo fino ad azzerare, i rischi per la salute dei cittadini, facendoci garanti del patto del quale abbiamo più volte parlato. Un patto che tenga insieme come obiettivi di fondo il lavoro, lo sviluppo, l’innovazione, la tutela dell’ambiente, nel pieno rispetto della legge e utilizzando ogni opportunità e finanziamento disponibile». L’investimento previsto da Ast per il progetto recupero scorie supera i 60 milioni di euro, di cui 9 dedicati alla ricerca e allo sviluppo.

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