Terni, Spada e AllFoods «Beghe paesane»

Caso mense scolastiche, l’azienda dice la sua sull’indagine in corso attraverso lo studio legale Morcella: «Condotta limpida e lineare»

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dello studio legale Morcella

Il gruppo All Foods, negli ultimi mesi, ha ulteriormente consolidato le sue caratteristiche di azienda a valenza e dimensioni nazionali. In tale senso deve essere segnalato che nel corso di questa settimana si è aggiudicato due gare in Piemonte, una delle quali, la più grande, bandita dalla ASL 2 di Torino, per un valore complessivo di oltre 30 milioni. Aggiudicazioni che si affiancano alle altre, già conseguite nel Centro Nord Italia, che in soli 18 mesi hanno consentito di  raddoppiare il fatturato complessivo del gruppo giunto oggi a circa 80 milioni di euro.

Massimo Piacenti, ad di All Foods

INCHIESTA ‘SPADA’ E MENSE, NUOVI INDAGATI

Nella città di Terni, dove l’azienda è nata 30 anni orsono, al momento, le attività sono divenute decisamente marginali. Anche in ragione  del non rinnovo del contratto del servizio mensa di AST e della provvisoria aggiudicazione del servizio di refezione scolastica del Comune di Terni. Pur tuttavia, per ora, All Foods seguita a preservare in città gli uffici direzionali con 40 unità lavoro impegnate rispetto alle 2000 utilizzate in ben 11 regioni italiane.

TUTTO SULL’INCHIESTA ‘SPADA’

Per completare il quadro, deve essere altresì sottolineato, che, sempre a livello nazionale, il Gruppo sta trattando la conclusione di nuove, ulteriori acquisizioni per milioni di euro. In attuazione del processo di consolidamento e di diversificazione delineati dall’ambizioso piano di sviluppo industriale, pluriennale, adottato con successo dal 2015.

BANDO MENSE A TERNI DA OLTRE 20 MILIONI, LE TRE OFFERTE

Da aggiungere, infine, che negli ultimi tempi è stata finanche intrapresa una politica di accesso al mercato internazionale. Tanto che proprio in questi giorni il gruppo dirigente della All Foods è ospite nella città di Teheran ed, a breve, in altre capitali mediorientali. Di qui allora, una certa preoccupazione rispetto al rischio di essere risucchiati in beghe di intonazione politica di basso profilo e di caratura localistica.

IL CASO MENSE

Beghe utili ad alimentare un clima ambientale pre-concettualmente avverso, e tale da avere forse determinato la non aggiudicazione provvisoria della gestione del servizio di refezione scolastica ternana. Circostanza che impone ad All Foods di accedere agli atti della gara per eseguire le dovute verifiche.

L’occasione è propizia per ribadire ancora una volta la perfetta linearità di condotta tenuta da sempre dai responsabili del gruppo, come è stato certificato dalla conseguita archiviazione sulla iniziale ipotesi di turbativa d’asta, riferita al su richiamato bando delle mense. Provvedimento che costituisce un dato acquisito; e provvedimento che potrebbe risultare superato e solo sulla base di novità o supposte novità probatorie, che dovrebbe evidenziare il PM e che dovrebbero essere condivise dal GIP. Come è impossibile che accada per il corretto agire dei responsabili del gruppo, giusto quanto comprova la appena evocata archiviazione, pronunziata all’esito di ben 7 mesi di serrate indagini.

Per l’insieme di tali ultime considerazioni il gruppo All Foods auspica che da presunto turbatore di asta non debba assumere il ruolo di soggetto danneggiato dalle beghe paesane delle quali sopra è cenno. Alla luce di tutto ciò, nella certezza della propria assoluta ottemperanza alle regole del diritto e delle imprese, il gruppo manifesta preoccupazione di fronte alle enfatizzazioni mediatiche che potrebbero rallentare la politica espansionistica della quale è certo protagonista.

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