Asm Terni, Ghione presidente: c’è il via libera. Ora subito la partita Taric

L’ingegnere 65enne è il successore di Mirko Menecali: «Soddisfazione ed orgoglio ai massimi livelli». Pressing Filipponi sulle tariffe

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Gabriele Ghione

di S.F.

Era il nome in pole fin dall’avvio della procedura (l’avviso pubblico è scaduto ieri, 2 maggio) ed effettivamente il nuovo presidente di Asm fino all’approvazione del bilancio 2024 è lui. Il successore del dimissionario Mirko Menecali è l’ingegnere Gabriele Ghione, 65 anni compiuti lo scorso 17 aprile: «Sì, è lui», conferma il sindaco Stefano Bandecchi. Ghione – quantomeno in tempi recenti – è noto soprattutto per essere stato il colonnello alla guida del Polo mantenimento delle armi leggere di Terni dal 2009 al 2014 (il primo ternano ad avere questo ruolo), quando lasciò la guida del Pmal in mano ad Ezio Vecchi: «Soddisfazione ed orgoglio sono ai massimi livelli. Spero di far bene per la città», il commento a caldo dell’ingegnere. È stato candidato con la lista di AP alle ultime elezioni amministrative ottenendo 48 preferenze. Di certo a stretto giro si dovrà occupare di un bel po’ di questioni ‘calde’, le tariffe Taric e la pubblica illuminazione su tutte.

IL CURRICULUM PUBBLICO DI GABRIELE GHIONE

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Filipponi

Taric

Sul tema Taric interviene il capogruppo del PD Francesco Filipponi: «La battaglia politica che abbiamo condotto, come gruppo consiliare, in consiglio comunale sulle tariffe Taric era assolutamente fondata. Passa infatti dal 30 aprile al 30 giugno 2024 il termine per i Comuni per approvare i piani finanziari e le tariffe della Tari. La commissione – spiega il 37enne – finanze del Senato ha approvato all’unanimità l’emendamento del governo al decreto Superbonus (Dl 39/2024) che posticipa di due mesi la scadenza dei Piani economici e finanziari. L’estensione del termine, così come sostenevamo, permette al nostro Comune di avere più tempo per elaborare le nuove tariffe relative alla Taric, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani. Inoltre ci sarà più tempo per rivedere con il coinvolgimento del consiglio comunale, il numero degli svuotamenti di indifferenziato, le modalità di riparto dei costi relativi agli scorsi anni e le nuove tariffe. Confermiamo – conclude – fin da ora la disponibilità ad avanzare in merito le nostre proposte per invertire la rotta, e premiare imprese e cittadini virtuosi nel conferimento». Se ne parlerà ancora per un bel po’.

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