Terni, truffa ossigeno: processo per nove

Avrebbero operato per ottenere dalle Usl, rimborsi superiori al materiale terapeutico effettivamente consegnato

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L’indagine del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Terni era emersa poco meno di un anno fa, con la denuncia a piede libero di nove persone per ‘truffa ai danni del sistema sanitario nazionale’ e ‘frode in pubbliche forniture’. Secondo gli inquirenti, il gruppo avrebbe lucrato sulle consegne di bombole di ossigeno terapeutico a pazienti e strutture private, ottenendo rimborsi dalle Usl superiori alla quantità di liquido effettivamente presente nelle bombole. Un ‘giro’ quantificato dalle Fiamme Gialle in circa 11 mila metri cubi di ossigeno terapeutico falsamente documentato ed una truffa stimata in circa 40 mila euro.

A giudizio I nove – fra loro i titolari della società fornitrice, titolare ed alcuni dipendenti di quella addetta al trasporto dell’ossigeno, personale della cooperativa che emetteva i documenti di trasporto e due autisti – sono stati tutti rinviati a giudizio mercoledì mattina dal gup Federico Bona Galvagno che ha accolto le richieste formulate in aula dal pm Marco Stramaglia. La prima udienza del processo si terrà il prossimo 11 giugno di fronte al tribunale di Terni in composizione monocratica. Nel corso dell’udienza di mercoledì si è costituita parte civile una farmacia di Terni, attraverso l’avvocato Carlo Moroni. Fra i legali difensori dei nove figurano gli avvocati Arnaldo Sebastiani, Lorenzo Zerbini e Massimo Carignani.

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