Terni, un fotoromanzo per la Valnerina

Dodici puntate su ‘Grand Hotel’ con casting per la selezione di attori e comparse. Gino Venturi (Uil): «Azione concreta per sviluppo e occupazione»

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Un fotoromanzo in dodici puntate – su ‘Grand Hotel’ – con tanto di casting per selezionare attori e comparse. Questa l’iniziativa lanciata dalla Uil Terni per rilanciare il territorio della Valnerina: «Vogliamo fare cose concrete per favorire lo sviluppo e quindi l’occupazione. Si tratta di promuovere in Italia e all’estero non questo o quel prodotto specifico, ma proprio la Valnerina intesa come l’insieme, attraendo persone per l’alta qualità della vita che offre».

Natale Antonio Rossi e Gino Venturi

L’idea ‘Grand Hotel’ A spiegare l’iniziativa è Gino Venturi, segretario della Uil Terni: «Pensiamo sia soprattutto necessario porsi il problema di come portare i turisti in Valnerina. Partiamo dal fatto, come dicono gli esperti, che la scelta delle vacanze delle famiglie viene fatta 3 volte su 4 dalle donne. Quindi dobbiamo trovare uno strumento adatto ad arrivare proprio a questo target. Qui ci è venuto in incontro il prof. Natale Antonio Rossi presidente nazionale della Fuis e della Uil Unsa, che ci ha servito su un piatto d’argento lo strumento. ‘Grand Hotel’, famoso per i fotoromanzi da 60 anni, infatti ha un target di donne di età compresa da 35 a 54 anni. Cioè, come detto, proprio quelle che scelgono dove fare le vacanze. Non è un caso che è tra i più gettonati per la pubblicità commerciale rivolta alle donne. Ed arriva con le sue 112 mila 150 copie vendute ogni settimana dove altri strumenti non arrivano. Ed è efficace perché fa breccia sul versante emotivo. Inoltre ha una larga diffusone anche all’estero, soprattutto in Francia e Spagna. Dunque lo strumento è sicuramente adeguato allo scopo».

Il fotoromanzo e l’opzione ‘Il Segreto’ Ma non finisce qui: «Ci piace – prosegue Venturi – che a promuovere la Valnerina siano coralmente coloro che ci abitano e la amano. Ecco dunque il progetto: un fotoromanzo in 12 puntate settimanali su ‘Grand Hotel’ (tre mesi) con protagonista proprio i luoghi e la gente del posto, selezionata attraverso veri e propri casting. Oltre agli attori saranno selezionate anche le comparse. Ci saranno anche 4 attori professionisti, nei ruoli principali. Ci hanno fatto capire che saranno attori di fama internazionale, e forse, sottolineo forse, potranno essere anche della famosissima soap spagnola ‘Il segreto’. Il famoso autore Morando Morandini jr. già sta lavorando alla storia e venerdì scorso ha fatto un sopralluogo in Valnerina. Ma abbiamo pensato anche di selezionare giovani estetisti, sarti, fotografi in modo di offrirgli una possibilità effettiva di crescita professionale. Lo faremo insieme al centro di formazione professionale della Regione, quello di Pentima, il cui direttore prof. Massimo Mansueti si è detto subito disponibile».

Il progetto Si punta alla promozione territoriale: «Martedì presenteremo il progetto, insieme a Morando Morandini e al prof. Rossi ai sindaci di Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino e poi alle tante associazioni che operano nella zona. L’obiettivo infatti è che sia proprio la Valnerina a promuovere se stessa, ad essere protagonista e non passiva spettatrice. Ripeto la Valnerina intesa come unicum e non divisa come sempre in singoli e rivali paesi. Mi pare un altro bel passo in avanti. Presenteremo il progetto nell’ambito di RestArt con l’intento anche di coinvolgere le tante associazioni di quel territorio. Il progetto è subito cantierabile, ma andremo avanti solo se registriamo un forte coinvolgimento. Dunque un’altra iniziativa concreta del gruppo di acquisto l’Aiutarella che potrà essere realizzata anche grazie alla disponibilità di Chiara Francucci, giovane ed intraprendete imprenditrice e soprattutto grazie all’apporto della Fuis, la più importante e prestigiosa associazione degli scrittori e degli autori che opera in Italia e in tutto il mondo. Un’operazione culturale, prima ancora che turistica, perché intende cambiare un atteggiamento radicato di rassegnazione, di passività, di conflittualità rendendo invece – chiude Venturi – tutta una popolazione protagonista di un progetto di crescita e sviluppo».

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