Terre di San Valentino, nasce cabina di regia

Terni: Fondazione Carit e Camera di commercio firmano un protocollo per coordinare il piano di marketing che punta a rilanciare il territorio

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Nasce, con la sigla di un protocollo d’intesa sperimentale, la cabina di regia per dare attuazione concreta al piano di marketing territoriale ‘Terre di San Valentino’, il progetto intorno a cui rilanciare l’immagine in chiave turistica di Terni e del suo comprensorio: l’accordo è stato siglato venerdì mattina tra il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Flamini, e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Luigi Carlini, nella sala del consiglio dell’ente camerale.

TERNI E IL TURISMO: TENTATIVO DI RILANCIO

Gli obiettivi

La cabina di regia, nella quale si attende l’ingresso del Comune di Terni, sarà il luogo privilegiato nell’ambito della quale definire le linee strategiche di sviluppo del nuovo prodotto turistico ‘Terre di San Valentino’, individuare i ruoli e le funzioni degli attori locali, coordinare e gestire efficacemente strategie ed azioni integrate di marketing turistico, divenendo il fulcro per la determinazione e applicazione del piano. Essa avrà il compito di elaborare una strategia complessiva di sviluppo della destinazione turistica, coerente con gli strumenti di programmazione regionali, anche attraverso il coinvolgimento dei vari attori istituzionali e privati nell’attuazione del piano strategico di sviluppo turistico delle ‘Terre di San Valentino’.

I contenuti

‘Creatura’ della Camera di commercio, il piano di marketing ‘Terre di San Valentino’ nasce dall’idea forte e condivisa da 13 comuni del comprensorio ternano di estendere il richiamo turistico legato all’immagine del patrono della città di Terni a un territorio molto più ampio, differenziato al suo interno, in grado di attrarre turisti con siti artistici, proposte legate allo sport e outdoor più in generale e terzo filone imprescindibile, quello legato al buon vivere e al mangiare bene. Il documento contiene le linee strategiche e operative di azione elaborate dopo una approfondita fase di “ascolto” del territorio (13 Comuni limitrofi) che si è sviluppata con incontri, questionari e tavoli di confronto con associazioni di categoria, istituzioni e operatori del sistema turistico locale e provinciale, nonché un’interessante analisi dei punti di forza e debolezza del comprensorio e delle sue bellezze ma anche dell’offerta turistica.

Gli interventi

«La Fondazione Carit, nell’ambito del filone di intervento dello sviluppo locale, sul quale questo consiglio ha sempre puntato e destinato risorse, aderisce a questo protocollo per lo sviluppo di un piano di marketing sul tema di San Valentino poiché ha una visione complessa orientata ad uno sviluppo locale a 360°, che consideri l’arte, la natura, lo sport e le tradizioni come elementi attrattivi di un territorio ricco e sfaccettato» ha dichiarato il presidente Luigi Carlini. «Il piano di marketing che come Camera di commercio, abbiamo fortemente voluto, nasce dalla volontà – ha aggiunto Flamini – di individuare per il territorio un possibile filone di sviluppo. Crediamo che tutti insieme, con la forza dell’intero comprensorio, ricco di bellezze e peculiarietà in grado di soddisfare un pubblico di visitatori assai variegato possiamo individuare una reale direttrice di sviluppo turistica e produttiva per i nostri territori».

Il bilancio della Camera di commercio

La firma del protocollo è stata anche l’occasione per il presidente Flamini di rimarcare il ruolo della Camera di commercio per il territorio. In un anno, il 2018, estremamente travagliato a causa della incombente riforma del sistema camerale che dovrebbe concludersi con l’accorpamento delle Camere di commercio di Perugia e Terni e la costituzione della Camera di commercio dell’Umbria, l’attività dell’ente di largo don Minzoni non ha rallentato ed ha portato significativi risultati. «Le direttrici fondamentali dell’azione camerale in quest’anno – ha spiegato Flamini – sono state la digitalizzazione, l’alternanza scuola-lavoro, l’internazionalizzazione e lo sviluppo dei sistemi turistici. In quest’anno, abbiamo messo in campo fondi superiori al milione di euro su questi capitoli di spesa, con bandi per contributi diretti alle aziende e progetti mirati alla crescita delle competenze, della consapevolezza e degli strumenti concreti utilizzabili da tutti gli attori coinvolti nelle diverse iniziative. Abbiamo lavorato sodo e, se posso permettermi di dirlo, bene. In attesa che si chiarisca il quadro legislativo, nel bilancio per il 2019 sono state stanziate altrettante risorse da impiegare per le imprese locali sugli stessi filoni».

Nasce il ‘diamante delle Terre di San Valentino’

Questi i traguardi del 2018 evidenziati da Flamini, oltre allo stesso piano di marketing ‘Terre di San Valentino’: oltre 1 milione di euro investiti in attività e progetti per le imprese ed il territorio (nel 2019 è previsto altrettanto), richiesta di tutti i soggetti del territorio di instaurare presso la Camera un tavolo di ascolto e proposta rispetto a direzioni e progetti di sviluppo del territorio, supporto operativo ed economico per l’Igp del Pampepato – per il quale è stato già coniato lo slogan ‘il diamante delle Terre di San Valentino’ – con 42 imprese e 10 istituzioni, supporto operativo alla rete Italtechnics nel settore meccanica, circa 15 imprese in grado di competere sui mercati internazionali per grandi commesse (premiata a L’Umbria che eccelle), contributi tramite voucher per le imprese e le scuole, sui temi del digitale, export e alternanza scuola-lavoro, progetti e formazione per le imprese su digitale, export (anche con ICE) e alternanza scuola-lavoro, tirocini e stage per 260 ragazzi presso le imprese della provincia (30 nel 2016, 60 nel 2017).

Le azioni per i giovani

Inoltre almeno 1000 ragazzi sono stati coinvolti in varie iniziative di alternanza scuola lavoro (tutte le scuole superiori della provincia), sono stati promossi partenariati con questura, prefettura, Associazione italiana dei direttori del personale, Banca d’Italia ecc., tre progetti europei per l’autoimprenditorialità e l’occupabilità in collaborazione con università e altri partner europei e il progetto per la ripresa e la crescita delle imprese della Valnerina, a valere sul fondo di solidarietà camerale per le imprese colpite dal sisma. Incenvitava anche la spinta all’innovazione attraverso il Centro sviluppo brevetti e il progetto ‘Dall’idea al mercato’, infine sono stati concessi contributi a terzi per la realizzazione di eventi di animazione del territorio.

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