Venezia-Perugia 1-0 Grifo da Santa Rita

Prima sconfitta per Breda, che dopo Cremona non ha ancora dato la scossa. Il mister: «Gara condizionata dalla rete a freddo». Santopadre: «Sconforto e insicurezza». Ritiro a Roccaporena

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di P.C.

Prima sconfitta per Breda, ancora a secco di vittorie dopo tre gare alla guida del Perugia. Involuzione nel gioco e nei risultati: dopo l’incoraggiante esordio di Cremona, la squadra si è smarrita e nonostante il ritorno del modulo più congeniale non è mai riuscita ad impensierire seriamente i padroni di casa, che hanno costruito la vittoria sul gol nei minuti iniziali.

Il centro sportivo di Roccaporena

In ritiro a Roccaporena Per trovare una soluzione alla situazione attuale, il gruppo sarà in ritiro da – martedì a venerdì – a Roccaporena, paese di Santa Rita, la santa dei casi impossibili. Sarà anche un modo per stare lontano da Perugia, dove la situazione è diventata tesa anche con alcuni giornalisti. Un cronista nei giorni scorsi è stato allontanato in malo modo mentre seguiva un allenamento chiuso al pubblico: in pratica provava a fare bene il suo lavoro.

Santopadre: «Usciamone insieme» «Da quasi due mesi – scrive il presidente sul sito ufficiale – ogni volta che finisce la partita mi interrogo sul da farsi per cercare di capire gli errori fatti e di individuarli per porre fine ad un periodo assurdo e difficilissimo. Mi piacerebbe dire a tutte quelle persone che oggi non credono più in noi e che mi ritengono, giustamente, il primo responsabile di questa situazione che da sabato tutto questo cambierà, ma non posso farlo finché non riusciremo ad ottenere risultati sportivi soddisfacenti. Ho sbagliato e continuerò sicuramente a sbagliare ma una cosa è certa: questa città, questi tifosi e questa squadra quando sono uniti possono superare qualsiasi momento di difficoltà».

Santopadre

«Si fermi caccia al colpevole» «Il mio unico desiderio in questo momento – continua Santopadre – è far capire a tutti che oggi non è importante continuare a ricercare a tutti i costi il colpevole di questa situazione ma è fondamentale rendersi conto che ad oggi essere divisi comporta gravi conseguenze sportive ed è per questo motivo che dobbiamo riunire le nostre forze per cercare noi società, squadra, tifosi e soprattutto Curva Nord di tirarci fuori da questa situazione il prima possibile sentendoci in questo momento tutti protagonisti assoluti di questa riuscita».

«Resto, non scappo» «Non ho mai pensato nemmeno per un attimo di abbandonare la nave in un momento di difficoltà, non ho mai lasciato indietro i miei amici o i miei dipendenti nel momento del bisogno e mai penserò che la gente lasci solo il Grifo. Ragazzi ricompattiamoci, la squadra è unita. Vi ribadisco che nello spogliatoio non ci sono problemi ma solo sconforto e insicurezza che siamo sicuri riusciremo a superare con la vostra vicinanza. Adesso pensiamo tutti al Carpi». Così il presidente Santopadre sul sito ufficiale.

LA PARTITA NELLE FOTO DI ROBERTO SETTONCE – LA GALLERY

Breda: «Gara condizionata» «Il gol subito nei primi minuti inevitabilmente ha condizionato la gara – dice Breda negli spogliatoi del Penzo – sono stati i primi cinque minuti a fare la differenza nel risultato e nello svolgimento della gara, che si è messa come loro volevano. Poi è stato tutto più difficile perché il Venezia si chiude bene e attaccarli è complicato. Però è stata pure colpa nostra: abbiamo coinvolto poco i giocatori. Dobbiamo scrollarci di dosso la paura e giocare con più personalità».

Inzaghi: «Perugia, panchina da A» Superpippo ovviamente soddisfatto: «Dovevamo chiuderla prima però a questi ragazzi non gli si può dire niente. Ora però non bisogna esaltarci, io non guardo la classifica, guardo sempre dietro. Abbiamo fatto un buon inizio di partita, poi dopo il gol ci siamo un po’ impauriti. Queste paure sono figlie del fatto che veniamo dalla Lega Pro. Poi sul Perugia: «La loro panchina vincerebbe il campionato di serie B, se pensi che Di Carmine, il miglior attaccante, era in panchina. Alla fine lotteranno per fare un grande campionato. Auguro a Breda di portare la sua mentalità e che si riprenda».

Bianco: «Meritiamo gli insulti» «Non mi spaventa dover affrontare una situazione del genere – dice il centrocampista alla radio ufficiale del club – un questo momento ci meritiamo questa classifica e non abbiamo veramente più scusanti. Anche oggi tanta supremazia ma abbiamo fatto a malapena un tiro in porta. Ci meritiamo gli insulti, ci meritiamo di lottare per la retrocessione, ma evidentemente qualcuno non lo ha ancora capito». Poi chiarisce: «Non mi riferisco a nessuno in particolare. Il mio un discorso generico». L’analisi del centrocampista è impietosa: «Ancora una volta, come con l’Avellino e come tante altre volte, alla prima occasione abbiamo preso gol. L’ultima volta eravamo riusciti a recuperare, stavolta ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti. Bisogna assolutamente conquistare una vittoria, anche brutta, anche sporca, ma credo sia l’unica soluzione per tirarci fuori da questa situazione».

La partita Si decide tutto in pochissimi minuti, quelli iniziali. Il Venezia aggredisce la sfida con la rabbia del suo allenatore, il Grifo resta negli spogliatoi e subisce due occasioni prima del gol di Garofalo: una rasoiata dai 20 metri al culmine di una pregevole combinazione su calcio di punizione. Il Venezia resta davanti ancora per qualche minuto, approfittando dello sbandamento biancorosso, poi si ritrae, ben coperto nei propri 30 metri, ma abile a ripartire con fulminei contropiede. Il Perugia fa solo possesso palla e poco altro. Manovra lentissima e confusa. Scarse idee, evidenziate pure da un alto numero di falli, spesso di frustrazione. Ne fa le spese Cerri, colto per due volte a sbracciare su un avversario (la seconda assai dubbia) il che porta al rosso. Da segnalare due rigori reclamati, uno per parte, ma nel complesso il risultato è giusto.

Finita.

Si arriva al minuto 94 senza un vero tiro in porta del Perugia. Anzi è il Venezia che sfiora il gol del ko.

48′ – L’ultimo pallone lanciato senza costrutti in area di rigore.

Quattro minuti di recupero

44′ – C’era un mezzo rigore su Di Carmine, caduto per contatto con Domizzi.

42′ – Fallo tattico di Domizzi che blocca un’azione col Venezia in inferiorità numerica (c’era Bentivoglio a terra)

41′ – Ultimo cambio: Sulciu per Pinato.

39′ – Ancora un pericolo: contropiede Geiko, assist per Zigoni, che non aggancia per un soffio.

38′ – Zigoni per Moreo nel Venezia.

33′ – Ancora un contropiede del Venezia. Falzarano sfiora il bis.

27′ – Per il Perugia dentro addirittura Frick per Colombatto.

26′ – Esce Marsura dentro Geijo.

Malinconica sciarpata in curva per i tifosi del Perugia

18′ – Secondo cambio: Di Carmine per Han.

15′ – SECONDO GIALLO PER CERRI, CHE VIENE ESPULSO
L’arbitro ha visto una sbracciata che sembrava non esserci.

12′ – Primo cambio: Buonaiuto per Terrani.

10′ – Ammonito Han.

6′ – Occasione per Terrani, liberato da Cerri: tiro di sinistro, palla fuori.

Si ricomincia con lo stesso tran tran: possesso sterile del Perugia (che ha avuto percentuali altissime nel primo tempo) e Venezia pronto in contropiede.

Squadre in campo

IN SVANTAGGIO NEGLI SPOGLIATOI

46′ – Ammonito Cerri: sbraccia su Domizzi in area di rigore. Giallo per lui.

Due di recupero

44′ – Ancora brutto intervento su Colombatto. Ammonito Garofalo.

42′ – Bandinelli anticipa Pinato che lo colpisce. Punizione pericolosa Perugia. Ci prova Colombatto. Il portiere blocca facile.

39′ – Ancora pericoloso il Venezia: prima Falzerano, poi Bentivoglio. Tiro alto.

35′ – Si fa male Falzerano. Problemi al ginocchio, poi rientra.

32′ – Bianco aggancia Pinato in area. Il Venezia chiede il rigore. Ha rischiato Bianco… anche perché era già ammonito.

30′ – Fallo da dietro su Colombatto. Manca un giallo.

25′ – Ancora un fallo brutto su Han. Stavolta l’autore è Zampano.

20′ – Ammonito Bianco per fallo a centrocampo su Falzerano.

12′ – Ammonito Bentivoglio: fallo su Bianco.

11′ – Rovesciata di Han, palla fuori di un soffio.

Perugia più vivo in questa fase

5′ – GOL DEL VENEZIA
Fiondata di Garofalo dai 25 metri

Tre corner in cinque minuti per il Venezia, che preme sull’acceleratore.

1′ – Subito Pinato di testa, miracolo di Rosati

Partiti!

Si perde qualche minuto per un buco nella rete.

Umidità a Venezia. Sembra quasi pioggierellina.

IL BLUFF DI BREDA

Le formazioni

Venezia (3-5-2): Vicario; Modolo, Andelkovic, Domizzi; Zampano, Pinato, Bentivoglio, Falzerano, Garofalo; Moreo, Marsura.
Allenatore: Filippo Inzaghi.

Perugia (4-3-1-2): Rosati; Zanon, Volta, Monaco, Pajac; Bianco, Colombatto, Bandinelli; Terrani, Han, Cerri.
Allenatore: Roberto Breda.

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