Cinema e montagna: torna ‘Vette in vista’

Terni, giovedì via all’ottava edizione della rassegna curata dall’associazione ‘Zavka’ e dalla sezione del Cai

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di S.F.

Avventura, arrampicate, alpinismo e meditazione. Tra racconti di vita, presentazione di libri, attività didattiche per le scuole e concorsi. Questo e non solo è ‘Vette in Vista’, la rassegna di cinema di montagna ed esplorazione – a cura dell’associazione ‘Stefano Zavka’ e del Club Alpino Italiano di Terni – giunta all’ottava edizione: l’appuntamento è da giovedì 28 a domenica 31 gennaio alla ‘Sala dell’0rologio’, allo studio1 del Caos e al Cityplex. Il clou sabato sera con una rappresentanza Sherpa di scena al Cityplex.

Prime proiezioni L’evento è stato presentato martedì mattina dai presidenti dell’associazione ‘Zavka’ e della sezione del Cai di Terni, Rita Mirimao e Claudio Costantini. L’avvio giovedì 28 al Caos – ore 17, ‘Sala dell’0rologio’ – con la proiezione di Brenta Base Camp di Marco Rauzi e Anna Sarcletti, si prosegue quindi con le riproduzioni di Always Above Us, The Balance e, alle 18.15, l’incontro con l’alpinistra svizzero Floriano Martinaglia; in serata invece, dalle 21 nello studio 1, spazio al teatro ‘Con i piedi per terra – Un racconto sui Martani – scritto da Gian Luca Diamanti, interpretato e diretto da Simone Mazzilli, con la cornamusa irlandese di Maurizio Serafini. ‘Dedicato a Stefano e alle sue passeggiate alpinistiche sui Martani’.

Armillei Mirimao Costantini2Venerdì 29 appuntamento mattutino con l’attività didattica – argomento il trekking urbano e i grandi alberi di Terni, più visione de ‘L’uomo che piantava gli alberi’ – per le scuole a cura del Cai; nel pomeriggio, dalle 17, proiezioni di ‘Sui miei passi nell’altro Afghanistan’, ‘Petit bus rouge’ e ‘Sufferfest 2’, mentre nel mezzo ci sarà la presentazione del libro di Fabrizio Proietti ‘Con un piede in Paradiso’. La giornata si chiuderà con la tavola rotonda (21.15) su ‘Sacro e Profano – Montagna sacra, reale o reality? Dal Kailash al Monte Bianco’ con il sociologo Raffaele Federici, il ricercatore di filosofia teoretica Marco Casucci, l’alpinista Floriano Martinaglia e lo storico dell’alpinismo Roberto Mantovani.

GUARDA L’INTERVISTA A RITA MIRIMAO ZAVKA

Sabato 30 Ancora attività riservata alle scuole nella mattinata, quindi dalle 16.30 alla ‘Sala dell’orologio’ proiezioni di ‘Solo – Escalada a la vida’ e ‘Chiedilo a Keinwunder’; alle 18.10 ci sarà il ricordo – a cura di Roberto Mantovani con Alberto Peruffo – dell’alpinista Renato Casarotto, a trent’anni dalla scomparsa sul K2. Poi trasferimento al Cityplex: dalle 21.15 c’è ‘Vita, cultura e alpinismo del popolo Sherpa’ con la presenza di alcuni autorevoli rappresentanti – spicca la presenza di Ang Tshering, presidente della ‘Nepal mountaineering association’ – del popolo sherpa. Si parlerà anche del terremoto che ha colpito il paese asiatico nel 2015.

I concorsi saranno due, entrambi al Caos: alle 10 – domenica – ci sarà la 2° edizione di ‘Disegna la montagna’ dedicato ai bambini delle scuole elementari, che produrranno fantasiose interpretazioni delle terre alte. A seguire, alle 16.30, 5° edizione del ‘Valentino Paparelli’, concorso video che intende stimolare e premiare la capacità di trasformare le emozioni legate al ‘mondo del verticale’. Nel mezzo il concerto (ore 16) del coro Terra Majura del Cai, mentre alle 18 presentazione del premio ‘Targa degli alpinisti del Gran Sasso’ con Roberto Iannilli e Giampiero Di Federico.

Trekking e chiusura E domenica – via alle 9 da Taizzano – c’è anche il consueto appuntamento con il trekking: quest’anno il punto d’arrivo è fissato alla chiesa di Santa Pudenziana, a Narni. Alle 21.15 infine scenderà il sipario sull’ottava edizione con ‘Magia di calcare’, un racconto di una storia reale vissuta sulle vette del Gran Sasso, tra arrampicate e realizzazione della prima guida bouldering (scalata su sassi). Protagonisti Luca e Roberto Parisse.

Tema ‘libero’ Rita Mirimao Zavka, mamma di Stefano e presidente dell’associazione che porta il suo nome, spiega che «non abbiamo voluto dare un tema quest’anno, è ‘libero’; c’è sempre un po’ di ansia e trepidazione, però alla fine credo che avremo una bellissima edizione. Tantissimi gli argomenti e gli eventi in programma, sicuramente daranno spunto per una buona meditazione su come intendere la montagna. Perché la nostra città, pur non essendo di montagna, credo la sappia vivere molto meglio di altre: ricordiamoci che sono queste piccole asperità intorno a noi ad aver ‘creato’ l’Umbria».

La novità, ha aggiunto la presidente dell’associazione ‘Zavka’, è rappresentata dal fatto che «faremo anche una produzione teatrale, cosa molto particolare e bella. Grazie a chi ha lavorato a tutto questo: si parla di Terni, di ‘piedi e di alto’, dei nostri mondi. Voglio ricordare in particolar modo il momento dedicato al ricordo di Renato Casarotto».

La parola chiave, ha sottolineato Costantini, sarà solidarietà: «Con l’occasione abbiamo raccolti fondi da destinare – il bonifico sarà consegnato ad Ang Tshering Sherpa – alle persone colpite dal terremoto del 2015 in Nepal: alla cena organizzata hanno partecipato 380 persone. In generale sarà un’edizione ricca di spunti e buoni propositi: alla base di tutto c’è il pensiero che la montagna debba essere rispettata per i valori che esprime». Il presidente della sezione Cai di Terni ha quindi terminato mettendo in evidenza come «ci sia stato un salto di qualità nel numero di partecipanti nel concorso video, mentre i bambini delle scuole elementari coinvolti nell’altro sono circa 300».

Combinazione giusta L’assessore alla cultura Giorgio Armillei ha posto l’attenzione invece sulla capacità della rassegna di «descrivere e raccontare i diversi modi di vivere la montagna; ed è rilevante perché ci permette di immaginare e capire questa tipologia d’esperienza».

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