Elettrocarbonium, Sgl: «Avviato lo sfratto»

Terni, parla l’avvocato Marco Petrucci: «Oggi è partita la diffida e non ci fermiamo più». I tempi tecnici potrebbero essere lunghi

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Licenziarli, no. Non li licenzia. Ma non li vuole nemmeno pagare. Michele Monachino sembra intenzionato a dar vita ad un’autentica prova di forza ed ha fatto scrivere una letterina ai sindacati, ma anche Confindustria, «per dare atto ai lavoratori coinvolti nella dichiarata assemblea permanente che saranno comunque considerati in stato di agitazione e come tali non retribuiti».

Il voto

Il voto

I lavoratori Mercoledì scorso, dopo che la riunione – in Confidustria – nella quale si sarebbe dovuto siglare l’accordo per il licenziamento collettivo era andata a rotoli, i lavoratori avevano deciso di sospendere lo sciopero e rientrare regolarmente in fabbrica da giovedì mattina. Ma il patron non ha gradito.

Frasi pesanti Secondo Elettrocarboniun, infatti, «il rientro in azienda è posto in essere con il mero scopo di ottenere un pretestuoso beneficio economico a carico dell’azienda pur consapevoli che gli scioperi dell’ultimo periodo hanno comportato un notevole peggioramento della situazione economica della scrivente. Va da sé che non vi sia alcuna utilità da parte aziendale nel ricevere questa prestazione lavorativa stante le odierne condizioni».

sgl elettrocarbonium 79 lavoratoriIl rinvio Nella lettera, poi, viene chiarito che Elettrocarbonium «non ritiene utile in questo momento sottoscrivere un verbale di mancato accordo residuando ancora 15 giorni alla chiusura della fase sindacale della procedura di mobilità e potendo in questo tempo ulteriormente le parti tentare di addivenire ad un possibile accordo».

Sgl si muove L’avvocato Marco Petrucci, il liquidatore della Sgl – che dopo aver lanciato proclami e annunci, nei quali si chiedeva a Monachino l’immediata riconsegna del sito, da tempo non si appalesava (facendo sorgere qualche dubbio anche sulle sue reali intenzioni) nel pomeriggio di venerdì ha invece annunciato di aver avviato le procedure per dare lo sfratto all’Elettrocarbonium.

Il vertice La comunicazione è arrivata mentre i sindacalisti – che in mattinata si erano incontrati con il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti;  l’assessore Marco De Arcangelis; i funzionari della Regione Umbria, Luigi Rossetti e Mauro Andrielli – stavano informano i lavoratori in assemblea. I sindacati hanno tranquillizzato i lavoratori: invitandoli ad entrare regolarmente in fabbrica ed ha timbrare il cartellino: «Nessuno può impedirvelo – hanno detto – e se questo dovesse avvenire, chiamate i carabinieri e fate verbalizzare il tutto. Noi abiamo già preso contatto con i legali per capire quale risposta si potrà dare alla lettera»

Petrucci L’avvocato Petruci, contattato da umbriaOn, conferma: «Oggi è partita la diffida e non ci fermiamo più. Non sarà una cosa veloce. Monachino ha circa un mesetto da adesso, poi ci sono i tempi tecnici del tribunale. A Milano non ci si riesce in meno di sei mesi, in genere anche di più. Per questo speravamo in una restituzione senza azione legale».

 

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