Perugia, ‘Quarto passo’: scarcerati in dieci

Lo ha deciso il tribunale del riesame: l’inchiesta risale a dicembre del 2014 ed aveva portato a 61 misure cautelari, con 46 arresti

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Dovrano essere scarcerate – lo ha stabilito il tribunale del riesame – dieci persone coinvolte nell’inchiesta ‘Quarto passo’, messa in atto il 10 dicembre del 2014 dai carabinieri, che tra la provincia di Perugia e altre località italiane avevano eseguito 61 misure cautelari (46 persone erano finite in carcere, sette erano state ristrette ai domiciliari, mentre per le altre era scattato l’obbligo di dimora).

‘Quarto passo’ L’operazione – figlia di una lunga indagine sulla ‘ndrangheta e che era addirittura finita sul New York Times – era stata disposta della procura distrettuale antimafia di Perugia, per associazione di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, usura, danneggiamento, bancarotta fraudolenta, truffa, con l’aggravante delle finalità mafiose, ma anche per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. Erano anche stati sequestrati beni per circa 30 milioni di euro.

Il provvedimento Il tribunale del Riesame, Giuseppe Narducci presidente, ha accolto la richiesta degli avvocati dei dieci reclusi, scondo i quali la procura della Repubblica avrebbe potuto esaminare le prove di suo interesse – tabulati e trascirizioni telefoniche – già nei mesi scorsi. Il pm, Antonella Duchini, aveva infatti chiesto un prolungamento della detenzione in carcere proprio per poter approfondire le indagini sulle prove raccolte.

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