Ternana, Avenatti «partirà sicuramente»

Il blocco del mercato ha coinvolto anche l’uruguaiano, l’agente Delgado: «Il giocatore andrà via». Dianda di nuovo ‘Fera’

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di S.F.

Meno undici e tutto tace. Atmosfera «strana e confusa» quella in casa rossoverde, come ormai ammettono anche gli operatori di mercato alle prese con l’impegnativo compito di lavorare con la società di via Aleardi. Ci sono accordi, volontà di vestire il rossoverde e smania di giungere a Norcia per unirsi al gruppo di Domenico Toscano, ma se a latitare è la base più importante – firme e chiarezza dirigenziale – diventa tutto inutile e, possibilmente, dannoso per la squadra. E domenica prossima c’è il debutto in ‘Tim Cup’.

Felipe Avenatti

Felipe Avenatti

Semaforo verde vicino Tra mercoledì e giovedì potrebbe finalmente arrivare l’ok definitivo, quello vero e non a parole, per l’operatività di Vittorio Cozzella. Il direttore sportivo rossoverde, come conferma Davide Piotti, agente di Federico Furlan, si è fatto sentire ai piani alti per mettere fine al blocco sul mercato: «So che sia lui che Toscano hanno sollecitato chi di dovere per chiudere l’acquisizione, penso che ormai sia questione di ore. Cozzella mi ha detto che ha premuto per far sì che termini questa situazione, rimaniamo in attesa. In linea di massima credo che dovremmo scendere a Terni per formalizzare l’accordo venerdì, la conferma definitiva invece dovrebbe arrivare in giornata. Poi – chiude Piotti – il giocatore raggiungerebbe subito Norcia». Dove venerdì è in programma la seconda amichevole: avversario – militerà nel campionato di serie D – la Voluntas Spoleto, con fischio d’inizio alle 17.30.

Jens Janse

Jens Janse

La partenza sicura È ancora a Norcia Felipe Avenatti. L’uruguaiano ha segnato il primo gol rossoverde della stagione: lo stallo della società di via Aleardi in entrata e in uscita ha coinvolto anche il suo trasferimento. Il 22enne di Montevideo partirà comunque: «Tutto fermo – il commento del procuratore Daniel Delgado -, ci sono degli interessamenti dall’estero, ma ancora non si è arrivati all’accordo, nulla di concreto. A rallentare la cessione anche il fatto che la Ternana ha cambiato presidente e ora c’è una situazione un po’ confusa. Il giocatore andrà via – conclude Delgado – sicuramente nonostante lo scenario attuale: al momento la destinazione non si sa. Sono soldi che alla Ternana fanno comodo per aggiustare i conti».

Rapporti bui Molto difficilmente la società di via Aleardi tornerà a fare affari nel breve periodo con il Club Atlético River Plate e il Club Atlético Cerro, le due squadre uruguaiane che hanno lanciato nel calcio professionistico Avenatti e Falletti. Un ulteriore problema della cessione dell’attaccante rossoverde sarebbe la totale mancanza di comunicazione con la società uruguaiana, innervosita – eufemismo – da un semplice fatto: la Ternana non paga, o meglio, non tutto quello che deve. Dei 3 milioni e 250 mila euro (bonus compresi) iscritti a bilancio per l’acquisto di Avenatti, la proprietà ne avrebbe pagato appena il 30% (cifra intorno al milione): stesso discorso per Falletti, il cui valore ‘ufficiale’ è di 1 milione e 700 mila euro. Oltre al ponte Roma-Terni, risulta alquanto difettoso anche quello con Montevideo.

Salif Dianda disputerà la sua 5° stagione alla Ternana

Salif Dianda disputerà la sua 5° stagione alla Ternana

Pazienza infinita In lista d’attesa c’è da diverse settimane anche Janse: «Jens ha rifiutato diverse proposte per la Ternana, si è innamorato della squadra e dei tifosi e per questo – spiega l’entourage dell’esterno olandese – è ancora in attesa nonostante la situazione. Tuttavia, nel caso non ci fossero novità concrete entro lunedì, ci sarà un colloquio con il giocatore per valutare possibili altre opzioni». Considerando che Toscano ha più volte ribadito che il terzino destro è uno dei ruoli più scoperti, magari non è il caso di azzardare troppo con la pazienza dell’ex Willem II e Nac Breda.

Il rientro sperato C’è però una buona notizia nell’impasse generale. E riguarda Salif Dianda: il giocatore, cui nelle passate settimane era stato offerto un rientro alla Ternana con il minimo federale di stipendio, ha trovato l’accordo con la società di via Aleardi. Il burkinabé si è legato alla squadra di Domenico Toscano fino al 30 giugno 2016 e sarà l’unico ‘superstite’ del gruppo 2011-2012 – guidato dal tecnico reggino – che vinse il campionato di Lega Pro. Un rinforzo per la fascia destra decisamente necessario, come più volte invocato dall’allenatore calabrese: «Salif si è ‘accontentato’ perché voleva – spiega il procuratore, Alberto Bergossi – la Ternana a tutti i costi. La trattativa, molto rapida, è stata portata avanti dal presidente Masoni: bene così, il calciatore è felice di poter continuare a Terni».

La convocazione Antonio Palumbo è stato convocato dal commissario tecnico della ‘B Italia’, Massimo Piscedda, per l’amichevole che gli azzurri disputeranno il 5 agosto contro la nazionale senza contratto Aic a Coverciano: tra i 22 c’è il centrocampista campano delle ‘Fere’, il più piccolo del gruppo – rappresentativa che punta alla valorizzazione dei giovani – dopo Roberto Criscuolo del Latina.

‘Primavera’ e ‘Allievi’ Stefano Avincola – ex vice di Orsi in rossoverde – e Goffredo Carocci (l’anno scorso qualificato ai playoff scudetto con i giovanissimi nazionali) sono i nuovi tecnici della ‘Primavera’ e degli allievi nazionali delle ‘Fere’. I due vanno a sostituire rispettivamente Fabrizio Durante e Roberto Borrello.

Pulvirenti, ex presidente del Catania

Pulvirenti, ex presidente del Catania

‘I treni del gol’ Janse è anche l’unico rossoverde – ex per ora – coinvolto nell’inchiesta della procura catanese: mercoledì il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha ufficialmente deferito il Catania e Antonino Pulvirenti per responsabilità oggettiva e diretta, aprendo le porte della retrocessione etnea in Lega Pro. Nel documento pubblicato dalla Figc, in merito al match con le ‘Fere’, si legge che «Pulvirenti Antonio, Cosentino, Pablo Gustavo, Di Luzio Piero, Arbotti Fernando Antonio, della violazione dell’art. 7, co mmi 1 e 5, del CGS, per avere – all’epoca dei fatti ciascuno nella qualità e nei ruoli indicati al primo capo di incolpazione, in concorso tra loro e con altri soggetti non tesserati, tra quali il M. F. e con altri soggetti allo stato non identificati o in corso di compiuto accertamento o nei cui confronti sono in corso ulteriori indagini penali – posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento della gara del campionato di serie B Catania-Ternana disputata il 24 aprile 2015 e terminata con il risultato di 2-0, offrendo o promettendo denaro o altra utilità o vantaggio ovvero compiendo altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo e comunque contattando a tale fine calciatori della Ternana allo stato non identificati o in corso di compiuto accertamento o nei cui confronti sono in corso ulteriori indagini penali, con la conseguente accettazione o accoglimento della promessa da parte di questi ultimi e, comunque, con la partecipazione degli stessi all’attività finalizzata allo scopo di seguito descritto, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione sportiva, favorendo la vittoria della squadra del Catania ai danni di quella della Ternana. E in concorso anche con Delli Carri Daniele e Impellizzeri Giovanni, le cui posizioni sono state separate per tutti con l’aggravante di cui all’art.7, comma 6, del CGS della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato finale della gara in oggetto e della pluralità degli illeciti posti in essere. 6B) per la società Calcio Catania S.p.A., ai sensi degli artt. 4, comma1 e 7, comma 3 CGS, la responsabilità diretta per le condotte poste in essere dal Pulvirenti Antonino e dal Cosentino Pablo Gustavo e la responsabilità oggettiva, ai sensi degli artt.4, comma 2 e 7, comma 4, per le condotte poste in essere dal Delli Carri Daniele e, ai sensi degli artt.7 comma 4 e 4, comma 5 CGS, la responsabilità presunta per le condotte poste in essere da Impellizzeri Giovanni, Di Luzio Piero, Arbotti Fernando Antonio, M. F. e da altri soggetti non tesserati e allo stato non identificati o in corso di compiuto accertamento o nei cui confronti sono in corso ulteriori indagini penali, condotte tutte descritte nel capo che precede. Con l’aggravante di cui all’art.7, comma 6 del CGS della effettiva alterazione della gara e della pluralità di illeciti posti in essere».

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