Accademia Its Umbria: «Esempio di qualità»

Seconda posizione assoluta sui 97 valutati dal Miur: «Conferma dell’eccellenza della nostra offerta didattica. Un vanto per la Regione, modello a livello nazionale»

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«Un risultato ancor più significativo in considerazione delle dimensioni della nostra in confronto a quelli di altre regioni, con particolare riferimento a quelle del nord Italia, nelle quali si concentrano la quasi totalità delle 33 corsi premiati dal Ministero». Giuseppe Cioffi, presidente della fondazione Its Umbria, ha commentato così martedì mattina il riconoscimento del Miur per l’accademia di alta specializzazone post diploma gratuita biennale: uno dei cinque percorsi formativi, quello dedicato alla meccatronica, è stato infatti confermato tra i migliori d’Italia per l’eccellenza raggiunta sia in termini di qualità dell’offerta didattica sia in termini di inserimento lavorativo degli studenti formati.

L’obiettivo principe dell’accademia è portare i migliori giovani nelle aziende umbre, nel più breve tempo possibile. Ne hanno parlato – oltre a Cioffi -, l’assessore regionale Antonio Bartolini, il prorettore dell’università degli studi di Perugia Fabrizio Figorilli, il presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti, il presidente del collegio dei geomtri della provincia di Perugia Enzo Tonzani e gli studenti di Its Umbria (rispettivamente dei corsi meccatronica 2016-2018 e 2013-2015) Marco Rondini e Giammarco Bolletta. «Sui 97 corsi – le parole di Cioffi – valutati dal Miur, Its Umbria si è classificato in seconda posizione assoluta, grazie all’ottimo risultato del corso ‘meccatronica’, a conferma dell’eccellenza della qualità della nostra offerta didattica e del significativo successo occupazionale dei nostri corsi, che vantano una media dell’80%, con punte del 100% di inserimenti lavorativi degli studenti formati». Cioffi ha inoltre portato all’attenzione la necessità di uno sforzo delle istituzioni – la Regione in primis – per far sì che gli strumenti di politica industriale e quelli per la formazione del capitale umano convergano sinergicamente, nonché per conferire al sistema degli Its la necessaria stabilizzazione da un punto di vista sia normativo che finanziario. C’è «l’esigenza di supportare un ulteriore consolidamento del sistema mediante il raddoppio delle risorse finanziarie messe a disposizione dal ministero – ha concluso – e mediante una campagna di comunicazione nazionale tesa a favorire un radicamento del ‘marchio’ Its nella società civile e lo sviluppo di una consapevolezza diffusa, da parte delle famiglie e degli studenti, delle caratteristiche, delle peculiarità e delle specifiche opportunità dell’offerta formativa degli Its».

Antonio Bartolini

Un modello Bartolini, nel mostrare soddisfazione e orgoglio nel commentare il riconoscimento, ha sottolineato che «questo risultato costituisce un vanto per la nostra Regione ed è l’ennesima dimostrazione che quando si fa squadra anche la piccola Umbria può dare il meglio di sé e costituire un modello a livello nazionale. Anzi, in casi come questi la grande vicinanza tra i soggetti interessati, dalle Istituzioni locali all’Università, da Confindustria Umbria alle singole realtà imprenditoriali del territorio, consente di realizzare un prototipo di laboratorio e dunque di sperimentare nuovi modelli di economia digitale e di conoscenza. E la vera sfida – ha aggiunto l’assessore è proprio questa». Its Umbria – in riferimento a Industria 4.0 – è stato selezionato per un progetto pilota a livello nazionale insieme ad altri cinque Its di altre regioni, per la realizzazione di una sperimentazione formativa sul tema ‘Manifattura 4.0’: servirà per mettere a punto un format replicabile e funzionale ai percorsi Its in tutta Italia, offrendo contemporaneamente la possibilità agli allievi di calarsi nel contesto reale con concrete opportunità di occupazione e mettendo a disposizione delle imprese personale adeguatamente formato e qualificato.

Risorsa didattica «Le imprese – le parole di Cesaretti – hanno sempre considerato che la qualità professionale delle persone come il proprio vero fattore distintivo. Non meraviglia quindi che abbiamo cercato di declinare in chiave umana il tema di Industria 4.0. Per noi la fabbrica intelligente non è solo una questione tecnologica ma, direi, soprattutto una questione di competenze professionali. Sono richiesti nuovi profili e nuove abilità e si stima che l’80% degli addetti industriali debba essere formato in materia di 4.0. Per questi motivi la programmazione dei corsi Its centra la propria attenzione anche sul tema di Industria 4.0, potendo avvalersi del laboratorio di Foligno che, in tale direzione, costituisce una preziosa risorsa didattica». Figorilli ha voluto rimarcare – parlando delle parti coinvolte – come «siamo stati capaci ognuno con le proprie competenze e peculiarità di sviluppare un progetto comune con un obiettivo condiviso. I risultati sono arrivati e arriveranno e sono sotto gli occhi di tutti». Infine Tonzani, che ha posto l’accento sul fatto che «l’Its è una risorsa molto importante non solo per le imprese, ma anche per gli ordini professionali e ha espresso un parere particolarmente ottimista per la nuova edizione corso per il Sistema Casa che verrà incentrato sull’uso del software Bim (Building Infomation Modeling)».

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