Alla scoperta di Battiferro: un sabato ‘a cinque sensi’

Appuntamento il 22 luglio per scoprire le bellezze di uno dei borghi più affascinanti del Ternano

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Si terrà sabato 22 luglio la prima edizione di ‘Battiferro e i 5 sensi’, iniziativa del Circolo Culturale Battiferro – con la partecipazione della Amatori Podistica Terni – in cui l’olfatto si fonde con il tatto, l’udito, il gusto e una vista mozzafiato che pone questo borgo del Ternano fra i più affascinanti dell’Umbria. Di seguito il programma: ore 8 raduno a Battiferro (chiesa di Sant’Adriano), ore 8.30 partenza per il castello de I Santi, ore 9.30 arrivo al castello (racconto della storia del castello e della chiesa), ore 11.30 ritorno a Battiferro, ore 12 messa nella chiesa di Sant’Adriano, pranzo facoltativo al circolo Arci di Battiferro. Adesioni entro le ore 20 del 20 luglio al numero 391.3809781.

Una storia antica e affascinante

Battiferro, piccola frazione del comune di Terni posta a 649 metri s.l.m., si affaccia sulla Valserra e si trova lungo la strada di mezzacosta che dalla valle sale verso Montebibico. Anche gli abitanti sono da guinness dei primati visto che il borgo può contare su una popolazione di appena sei abitanti, che cresce però con l’arrivo dell’estate, poco meno delle 24 famiglie che lo abitavano intorno al 1600. Un borgo decisamente molto piccolo, quindi, ma con un passato importante da raccontare a partire dall’antico castello che, secondo gli studi più recenti, ha una storia piuttosto movimentata. I primi documenti, come scrive il sito I luoghi del silenzio.it in un dettagliato viaggio storico, risalgono a una pergamena datata 25 giugno 1175, quando era ancora Ducato di Spoleto, in cui una tale Zbbulina di Tignoso di Battiferro, con il consenso di suo fratello Adamo priore di Sant’Angelo di Montebibico, fa donazione alla chiesa di Santa Maria di Spoleto dei diritti che le spettano per ‘morgingaph’ sui beni donati dal marito Tignoso, tra cui parte del castello, alla stessa chiesa. Dopo che nel 1296 il borgo subisce un inatteso colpo di scena, con gli abitanti che decidono di abbandonarlo salvo poi essere riportati con la forza dai gendarmi del Comune di Spoleto. Il viaggio nella vita del borgo di Battiferro continua e nel 1410, dopo un assalto a Terni, il castello fu conquistato dai nemici per il tradimento di tal Ricciardo da Montereale, ma gli spoletini se ne riappropriarono in fretta, uccisero i traditori e ne rinforzarono le fortificazioni ampliandone la torre. «Una storia lunga e affascinante – dicono dal Circolo Culturale Battiferro – della quale ci sarebbe ancora molto da raccontare ma preferiamo lasciare che siano gli ospiti del borgo a scoprire il resto delle bellezze artistiche e storiche di questo meraviglioso angolo ternano. Con il circolo culturale – assicura la presidente Marcella Toni – è nostra intenzione fare conoscere Battiferro e dare nuovamente lustro alle sue bellezze che meritano di essere viste e apprezzate. Cercheremo in tutti i modi di farlo rinascere e non disperdere un patrimonio umano e culturale che è la ricchezza non solo nostra ma dell’Umbria e dell’Italia intera».

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