Amelia, vìola i sigilli dello sfratto: il parroco lo ‘grazia’ in tribunale

Perdonato un 42enne del Marocco che nel giugno del 2017 ad Amelia era rientrato nell’abitazione dove si era introdotto illegalmente

Condividi questo articolo su

Nel giugno del 2017, il giorno dopo essere stato sfrattato dall’ufficiale giudiziario dall’abitazione attigua la chiesa di Santa Lucia – e di proprietà della parrocchia di San Francesco in Amelia (Terni) – in cui aveva trovato un posto dove stare, era rientrato illegalmente nella casa, rompendo la catena e quindi violando i ‘sigilli’. Un residente della zona, accortosi del’accaduto, aveva chiamato i carabinieri che, accertati i fatti, avevano denunciato il soggetto – cittadino marocchino che oggi ha 42 anni – per violazione di domicilio. Da quel passo è scaturito il processo che vedeva il parroco di San Francesco, padre Mauro Russo, come persona offesa. Processo che si è concluso lunedì di fronte al tribunale di Terni – giudice Chiara Mastracchio – che ha dichiarato il ‘non doversi procedere’ nei confronti del 42enne, visto che padre Mauro Russo lo ha perdonato per il gesto compiuto, rimettendo la querela. Una condotta pienamente cristiana, si può dire, con il pm Adalberto Andreani che aveva invece chiesto l’assoluzione per ‘particolare tenuità del fatto’, stante l’incensuratezza dell’imputato e la modesta rilevanza della condotta.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli