Arresto cardiaco a un anno: madre indagata per maltrattamenti

Perugia – Il piccolo è ricoverato da dieci giorni al ‘Meyer’ di Firenze dopo il salvataggio da parte dei sanitari perugini. Indagini serrate

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L’ipotesi era subito entrata nel campo delle possibilità, in ragione di una ricostruzione apparsa confusa, pur credibile in alcune parti, ma soprattutto di un quadro clinico e sanitario sin troppo sospetto – fatto di lesioni attuali e pregresse – per un bimbo che ha poco più di un anno di età. Così la procura di Perugia ha inteso indagare la madre del piccolo, giunto lo scorso 15 maggio all’ospedale di Perugia in arresto cardiaco e poi salvato dai sanitari, per maltrattamenti verso familiari, lesioni personali aggravate e abbandono di minore. La donna è una 25enne di origini nigeriane che vive in Italia da due anni, non lavora e abita nella zona di Ponte San Giovanni: interrogata, aveva spiegato di aver cercato di salvare il figlio dal soffocamento causato da un biscotto, scuotendolo e gettandogli addosso acqua fredda.

Gli accertamenti medico legali

L’autorità giudiziaria – pm titolare è Mara Pucci – ha messo nero su bianco le ipotesi di reato in vista degli accertamenti medico legali ‘urgenti e irripetibili’ affidati al professor Mauro Bacci. A riportare la notizia sono i quotidiani Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria. Il bimbo è ricoverato da una decina di giorni all’ospedale pediatrico ‘Meyer’ di Firenze in condizioni sempre gravi ma non più in pericolo di vita: per 6 lunghi minuti, una volta portato al pronto soccorso di Perugia la mattina di domenica 15 maggio, il suo cuore si era fermato, fino a quando i medici della rianimazione e del pronto soccorso non erano riusciti a farlo ripartire. Poi il ricovero in Tin e il trasferimento nella struttura specializzata di Firenze, dove sono stati registrati quei progressi – almeno per ciò che attiene il rischio vita – tanto attesi e sperati.


LA VICENDA

Trasferito a Firenze il bimbo di 1 anno finito in arresto cardiaco. Ipotesi maltrattamenti

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