Arte e follia, con Sgarbi a Gualdo Tadino

La mostra dedicata alle opere di Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi aperta alla presenza del curatore d’eccezione

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‘Arte e Follia’, la mostra dedicata alle opere di Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi, curata da Vittorio Sgarbi sembra essere legata al viaggio. Infatti, venerdì il critico d’arte è arrivato a Gualdo Tadino non solo per spiegare il binomio arte-follia, ma per quella che si può definire una visita ‘guidata’.

La 500 brandizzata con tigri di Ligabue fornita da Satiri autoLa pubblicità Per pubblicizzare la mostra, infatti, una concessionaria del luogo ha messo a disposizione una vettura che è stata totalmente brandizzata con le immagini della mostra. La macchina girerà in tutta la regione per i prossimi tre mesi. A inaugurarla è stato, ovviamente, l’irriverente critico d’arte.

L’intervento del critico «Ligabue e Ghizzardi – ha detto Sgarbi durante la spiegazione della mostra nella chiesa di San Francesco – hanno conosciuto la marginalità sociale, le difficoltà dell’esclusione e della povertà, la modestia di una formazione e di un bagaglio culturale che li obbligava a cercare in se stessi i motivi per un’iconografia che ricostruisse il loro mondo fantastico. Entrambi hanno quindi creato un linguaggio artistico assolutamente personale, al di là e al di fuori di scuole, di maestri e di modelli. Entrambi hanno raggiunto vette di altissimo livello per cui si possono oggi considerare, a pieno titolo, maestri geniali dell’arte del XX secolo».

Vittorio Sgarbi, curatore della mostra 'Arte e follia' parla al pubblicoLa mostra Aperta tutti giorni fino al 30 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, la mostra ospita 80 opere tra le quali 54 di Ligabue. Queste raccontano un linguaggio espressivo unico e personale. «Il nostro prossimo sogno è portare Caravaggio, ne basta anche uno», ha anticipato il sindaco e presidente del polo museale Massimiliano Presciutti che ha ringraziato la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, rappresentata dal direttore Fabrizio Stazzi, per il fondamentale apporto alla realizzazione dell’esposizione. «Senza fondi, le cose belle non si fanno», ha ribadito davanti al pubblico.

La visita ‘guidata’ Dopo la spiegazione e la visita tra i pannelli della mostra Sgarbi si è messo al volante della vettura. «Siamo orgogliosi di questo progetto, fieri di sponsorizzare questa mostra – ha commentato una dei i titolari dell’azienda – l’arte deve entrare nei nostri processi aziendali: l’impresa a volte ispira l’arte e l’arte spesso ispira le nostre imprese. E noi vogliamo collaborare con le istituzioni culturali, avvicinare i giovani e promuovere la nostra splendida Gualdo, in Umbria, in Italia e, perché no, anche nel mondo».

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