Ast, arriva Limberg: «Non sopravvalutare»

Iniziata la visita a Terni del Ceo della divisione Material services di ThyssenKrupp. I sindacati: «Non abbiamo chiesto cosa venga a fare»

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di M.T.

Ci sono fasi e fasi. Ci sono quelle in cui si prende spunto da Gino Bartali e quindi «l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare» e ci sono quelle in cui, come Nunzio Filogamo, si canticchia «tutto va ben, madama la marchesa». Ecco, in questi giorni le cose vanno alla Filogamo. E chi ci capisce qualcosa è bravo.

Joachim Limberg

Joachim Limberg

Limberg Un esempio? In queste ore alle acciaierie di Terni è iniziata la visita del gran capo della divisione Material services di ThyssenKrupp, Joachim Limberg, ma nessuno sa di preciso che cosa sia venuto a fare. E, almeno, stando a quello che raccontano i sindacalisti – quelli delle segreterie territoriali e quelli delle Rsu, che in due tornate hanno incontrato l’amministratore delegato, Massimiliano Burelli – a nessuno è venuto in mente di chiedere lumi.

L’azienda Manco a pensare, ovviamente, che qualche voglia di spiegare si registri nella palazzina dirigenziale e del resto, vista dal loro fronte, hanno ragione: dentro il loro perimetro fanno quello che gli pare e non devono rendere conto a nessuno.

I sindacati Dalle segreterie territoriali dei sindacati, peraltro, si tende a dare poca rilevanza alla cosa: «Secondo me – dice il segretario della Cgil, Attilio Romanelli – rischiate di sopravallutare questo passaggio. In questa fase, con il passaggio delle consegne da un amministratore delegato all’altro, potrebbe essere normale che si venga a fare il punto della situazione ed a definire i programmi di lavoro futuri». Certo, potrebbe.

 

 

 

 

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