Ast Terni, la Fiom: «Basta parole, ma fatti»

Il sindacato denuncia «il persistere di importanti problematiche che potrebbero generare una preoccupante diminuzione del volumi del freddo»

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della Rsu Fiom Cgil
della ThyssenKrupp Ast

Dopo la fermata estiva, durante la progressiva ripartenza degli impianti, rileviamo il persistere di alcune importanti problematiche tecnico/organizzative che per il momento si stanno evidenziando al reparto Pix, le quali potrebbero generare una preoccupante diminuzione del volumi del freddo.

Inoltre, in questo momento, si sta alimentando un clima di insofferenza tra i lavoratori a causa del comportamento di alcuni responsabili aziendali.

Gli stessi, farebbero bene a concentrare il proprio operato nel ricercare le cause e gli eventuali rimedi, invece di scaricare nei confronti dei lavoratori le carenze aziendali che persistono ormai da troppo tempo.

Come Rsu Fiom di Ast, insieme alle altre organizzazioni sindacali, sono ormai due anni che in più occasioni affermiamo che il persistere dei limitato approvvigionamento di ricambi e le scarse manutenzioni dovute ad una politica selvaggia della riduzione dei costi e la carenza di personale nelle aree produttive più strategiche dovute allo riorganizzazione unilaterale dell’azienda dopo l’accordo del Mise del 2014, a lungo andare avrebbero portato ad un inevitabile progressivo e preoccupante riscontro negativo per la produzione e la qualità dei nostri prodotti.

Dopo l’ultima verifica dell’accordo del 2014 fatta il 5 agosto 2016 al Mise, caratterizzata dalle “rassicuranti” parole dell’A.D. di Ast, nella quale avevamo già evidenziato questo tipo di problematiche, pensiamo che è ormai giunto il momento che l’azienda dimostri con i fatti tutti i buoni propositi dichiarati in quella sede.

Attraverso una discussione non più rinviabile sull’organizzazione del lavoro, che affronti: ruoli competenze responsabilità percorsi formativi chiarezza degli obiettivi, riconoscimento delle professionalità per tutti i lavoratori e il ripristino del personale nelle aree produttive.

Come ribadiamo ormai da tanto tempo, il periodo delle belle parole e buone intenzioni si è esaurito. Già dal mese di Settembre 2016 con la ripresa totale delle attività produttive auspichiamo che si vada in questa direzione.

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