Bellezza@, dal governo 4,6 milioni in Umbria

Più di un terzo dei fondi vanno a Narni. La Commissione di ‘Bellezza@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati’ ha selezionato 273 interventi, 11 dei quali sono umbri

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Quattro milioni e 600 mila euro, con Narni che ne catalizza più di un terzo e la provincia di Terni (grazie a San Gemini) che, complessivamente, porta a casa la metà del ‘bottino’. Sono i fondi destinati in Umbria nel contesto dell’iniziativa ‘Bellezza@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati’.

La decisione La Commissione per la selezione degli interventi ha concluso le proprie attività nella riunione del 15 dicembre e ne ha selezionati 273, dei quali 11 si trovano in Umbria e sono quelli indicati nello schema che riportiamo.

L’ELENCO COMPLETO

Il Teatro di Palazzo Narni

Narni Il contributo più corposo, come detto, andrà a Narni – un milione e 600 mila euro – e potrà essere utilizzato per il recupero del Teatro di Palazzo, collocato all’interno del Palazzo del Podestà, ora sede del Comune. Si tratta di un’opera realizzata tra la seconda metà del ‘500 al 1740. 

San Gemini e Montone Quasi 794 mila euro, invece, saranno destinati al complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie di San Gemini, mentre il terzo finanziamento, in ordine di importanza, è quello di 600 mila euro destinato all’ex convento di San Francesco di Montone, in provincia di Perugia.

Leonardo Grimani

Il commento di Grimani «L’amministrazione comunale – la nota del sindaco – di San Gemini ha appreso con estrema soddisfazione la notizia dell’inserimento del progetto di riqualificazione e risanamento del Convento di Santa Maria delle Grazie sito a San Gemini tra i progetti finanziati nell’ambito del Bando ‘Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati’. Il bando nato da un’idea del governo Renzi tesa a recuperare i beni culturali dimenticati è stato oggetto di un attento lavoro dell’amministrazione che ha presentato un progetto teso a recuperare l’edificio del Convento prevedendo locali che saranno destinati ad ospitare attività di ricerca, musealizzazione e laboratorio per le tematiche del restauro , dell’archeologia e dell’arte più in generale in quanto dato caratteristico e fortemente presente nel territorio. E’ prevista inoltre la nuova sede dell’archivio storico comunale. Il chiostro, isolato con una opportuna schermatura vetrata degli archi potrà essere destinato a spazio di relazione e studio, sosta e punto di connessione digitale.Il piano primo risanato sarà destinato ad accogliere le funzioni ricettive di foresteria a servizio delle attività di studio. Il finanziamento acquisito è di 793 mila euro ed è uno dei più rilevanti sia in Umbria che su base nazionale. Da parte dell’amministrazione si esprime un ringraziamento profondo al governo Renzi per aver presentato questa misura negli anni passati e per aver onorato adeguatamente la promessa di stilare la graduatoria entro l’anno 2017. Colgo l’occasione per ribadire la grande dedizione dell’amministrazione a trovare soluzioni e sostegni per rendere San Gemini migliore e soprattutto inviterei le nostre opposizioni a guardare alle cose concrete come queste anziché gridare alla luna ogni dieci giorni».

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