Cancro: «La parrucca non è un lusso»

Un’interrograzion del presidente del gruppo di Forza Italia della Regione Umbria, Raffaele Nevi, relativa alle ‘Misure di sostegno all’acquisto o al rimborso per soggetti sottoposti a trattamenti chemioterapici’

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Dieci, quindici giorni e le ciocche di capelli iniziano a venire via. Sul cuscino, sotto il cappello, durante la doccia. Il mix di potenti farmaci che attacca le cellule tumorali costringe molte persone a rimanere del tutto calve. Un trauma psicologico che mette a dura prova soprattutto le donne. Il presidente del gruppo di Forza Italia in Regione, Raffaele Nevi, ha depositato presso l’ufficio protocollo della Regione Umbria un’interrogazione – che verrà poi discussa martedì in consiglio regionale – relativa alle ‘Misure di sostegno all’acquisto o al rimborso delle parrucche per soggetti con patologie della cute o sottoposti a trattamenti chemioterapici’.

Raffaele Nevi

Raffaele Nevi

La Regione «Anche in Umbria – si legge in una nota di Nevi – l’acquisto delle parrucche per l’alopecia, prodotta da patologie o trattamenti farmacologici, sia in parte o in tutto rimborsato dal servizio sanitario regionale. Non possiamo rimanere indietro rispetto a quanto avviene già in altre regioni come Liguria, Piemonte, Toscana, Marche, dove vengono erogati dei contributi per consentire l’acquisto o il rimborso, in parte o in tutto, di parrucche, in alcuni casi assimilate alle protesi, a favore di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia». Solo chi ha avuto «la sfortuna di imbattersi in questi problemi – conclude il presidente del gruppo di Forza Italia in Regione – sa quanto sia importante questo aspetto per i malati, soprattutto per le donne, quando le terapie mettono a dura prova il fisico. Tra l’altro ci sono studi scientifici che considerano la parrucca come un fondamentale aiuto psicologico nel percorso di cura».

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