Carabiniere arrestato, venerdì dal giudice

Gualdo Tadino, il militare resta agli arresti domiciliari: il suo legale potrebbe rivolgersi al tribunale del riesame

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Si svolgerà venerdì, l’interrogatorio di garanzia del brigadiere dei carabinieri finito agli aresti domiciliari con la pesante accusa di violenza sessuale. A far slittare di un giorno l’interrogatorio, che si sarebbe potuto svolgere già martedì, è stata l’indisponibilità del legale del militare – l’avvocato Nicola Di Mario – che sarà impegnato in Cassazione.

Pochi elementi L’avvocato non ha ancora avuto la possibilità di consultare i documenti che hanno portato il pm, Michele Adragna, a chiedere l’arresto e addirittura la traduzione in carcere, mentre il gip, Alberto Avenoso, ha optato per i domiciliari. Il legale, quindi, preferisce non rilasciare commenti e non conferma nemmeno la possibile sospensione dal servizio del suo assistito.

Le indagini Sul telefono cellulare del brigadiere, ma anche su tablet e personal computer, è tata fatta una scansione completa, dopo la denuncia presentata dai genitori di una minorenne: il materiale emerso viene definito di grande importanza, ma nulla trapela dei dettagli. Una possibilità, però, è che l’avvocato Di Mario decida di rivolgersi al tribunale del riesame.

 

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