Carrefour Cascia: «Azienda risponda»

Terremoto, il punto vendita non riaprirà. Filcams Cgil e Fisascat Cisl: «Il 31 dicembre scade la cassa integrazione. Perché non ricollocare a Terni o Rieti?»

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La notizia dell’abbandono di Cascia da parte di Carrefour non ha lasciato indefferenti. Il punto vendita nel comune perugino, chiuso dalla scossa del 30 ottobre 2016, non riaprirà e allora ecco che Filcams Cgil e Fisascat Cisl si fanno sotto: «Il 31 scade la cassa integrazione degli otto dipendenti coinvolti, servono soluzioni e chiarezza».

L’assenza di risposte e la proposta non ricevibile I sindacati lamentano il fatto che «l’azienda non ha mai risposto né a noi né alle istituzioni locali – le parole di Cristina Taborro (Filcams) e Simona Gola (Fisascat) – ora però che mancano pochi giorni alla fine degli ammortizzatori è assolutamente necessario fare chiarezza. Per questo abbiamo interessato le nostre federazioni nazionali, visto che la proposta in campo ad oggi in alternativa al licenziamento, cioè quella di un ricollocamento del personale di Cascia nei negozi di Roma è assolutamente improponibile».

La proposta Taborro e Gola concludono la nota facendo una proposta alla proprietà Carrefour: «Se c’è davvero la volontà di salvaguardare il lavoro, perché non ricollocare il personale nei negozi più vicini di Terni e Rieti?».

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