Centri commerciali, ‘naturali’: nuovi fondi

Dopo la sperimentazione dei progetti a Terni e Perugia, via ai finanziamenti per i centri storici dei comuni dell’Umbria

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Dopo la sperimentazione a Terni e Perugia del progetto sui centri commerciali naturali, iniziata a novembre 2015, mercoledì 10 agosto verrà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria l’avviso per il finanziamento nei centri storici dei comuni umbri (a eccezione di Terni e Perugia per le quali il bando è già stato pubblicato).

Il vicepresidente della Giunta «Si tratta di un intervento – ha commentato Fabio Paparelli – che vuole rendere strutturali quelle politiche per il commercio tese a valorizzare gli esercizi di vicinato, per aumentarne la competitività, originalità e qualità soprattutto con riferimento al portato innovativo del ciclo tecnologico che ha a riferimento il digitale. Insieme alle associazioni ed agli operatori vogliamo infatti sostenere soprattutto quel tratto di innovazione, che se diffusa in termini ampi, può restituire un maggiore tasso di vitalità ai nostri centri storici e con essi alle attività economiche che qui sono insediate. L’obiettivo è creare reti di imprese commerciali, stabili e durature in grado di raggiungere il duplice risultato di rendere i centri storici più attrattivi e commercialmente più competitivi». Inoltre il vicepresidente ha precisato che le risorse disponibili ammontano, per la prima fase, a 875 mila euro.

I progetti Potranno essere presentati da aggregazioni di almeno 25 imprese per ciascun centro commerciale naturale a partire dalle 10 del 26 settembre prossimo fino alle 12 del 26 ottobre. Il contributo massimo per ogni centro e per ogni comune non può superare i 250 mila euro, dei quali il 15% è riservato a imprese artigianali (se presenti).

Chi può partecipare Possono partecipare ai progetti imprese operanti nel settore del commercio, della somministrazione di alimenti e bevande, vendita di quotidiani e periodici, generi di monopolio ed imprese artigiane. Farmacie, benzinai (a eccezioni di quelli relativi ad altre attività commerciali), attività di commercio all’ingrosso e di commercio su aree pubbliche sono esclusi.

Cosa si deve finanziare Sono finanziabili interventi necessari alla costruzione del centro commerciale naturale come Wi-fi, fidelity card, portali web e per il commercio online, sviluppo di loghi e marchi, segnaletica per l’accesso e per la promozione del centro. Oltre agli interventi obbligatori possono essere finanziati il controllo e la sicurezza degli spazi, soluzioni di pos mobile per pagamenti attraverso smartphone o carte contactless, vetrine interattive, attivazione di qr code, eliminazione delle barriere architettoniche, eventi e materiale informativo per la promozione del centro commerciale naturale. Questi interventi però possono essere realizzati solo se richiesti dall’aggregazione di almeno 5 imprese.

Imprese singole Possono richiedere il finanziamento nei limiti di contributo massimo ammissibili per ciascun centro commerciale naturale per acquisti di beni mobili strumentali per l’attività come impianti di illuminazione, impianti di climatizzazione e tutte le spese relative a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il contributo concedibile a ogni impresa nei limiti del contributo massimo spettante a ciascun centro, consiste in un contributo in ‘conto impianti’ o alla spesa (a fondo perduto) con una distinzione in funzione delle spese ammissibili e nello specifico del 60% dell’investimento ammesso per gli interventi comuni; del 50% dell’investimento ammesso per gli interventi singoli e del 20% dell’investimento ammesso per le opere di manutenzione straordinaria.

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