Ciclismo, l’Umbria dice addio a Cesarini

Fu professionista tra gli anni ’80 e ’90 con tre vittorie all’attivo. Nativo di San Giacomo di Spoleto, si trasferì a Terni a fine carriera

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L’Umbria dice addio ad uno dei suoi più grandi ciclisti. Si è spento dopo a soli 57 anni per una spietata malattia Francesco Cesarini, nato a San Giacomo di Spoleto il 24 marzo 1962 e protagonista tra i professionisti tra il 1984 ed il 1992 con la Del Tongo, l’Ariostea e la Mg. La vittoria di maggior rilievo in una tappa del Giro di Svizzera del 1988, quindi i podi nel trofeo Matteotti, nella coppa Agostoni e nel Gran premio industria e commercio di Prato. A fine carriera si trasferì a Terni, dove ha gestito il negozio Bicimania.

Dai dilettanti alla nazionale

Tra i dilettanti Cesarini fu capace di imporsi al Giro d’Italia baby e conquistare il bronzo ai Giochi del Mediterraneo a Casablanca. Per lui inoltre la possibilità, guadagnata con i sacrifici, di indossare la maglia azzurra sia da juniores che da professionista. Fu uno storico gregario di campioni del calibro di Giuseppe Saronni e Gianni Bugno. Di recente era rientrato a Spoleto ed è proprio nella sua città d’origine che martedì sarà aperta la camera ardente nella chiesa del Santo Chiodo.

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